Si è tenuto il 5 maggio a Perugia l’incontro durante cui il “Tavolo Verde” ha discusso la chiusura del negoziato e l’apertura dei nuovi bandi sul Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Come sempre il settore del biologico e le associazioni ambientaliste non erano attorno a quel tavolo. Eppure il PSR era nato come strumento di partenariato che ha l’obiettivo di includere, non di escludere. Invece anche questa volta altre realtà, che mai hanno preso in considerazione l’importanza – o forse l’esistenza – del biologico decideranno per noi.
Aiab Umbria e Pro.Bio. sono state sempre molto chiare, sia nelle richieste che con le proposte. Dunque per l’ennesima volta le associazioni si trovano a sollecitare delle risposte in merito ad alcune questioni che per il settore che rappresentano sono molto importanti.

Il lavoro è cominciato già nel 2013 con osservazioni serie che avrebbero dovuto dare degli stimoli per la stesura di un piano altrettanto serio. Ma poco è stato preso in considerazione: dopo tutte le rassicurazioni sulla rilevanza del settore troviamo che le risorse del PSR destinate al biologico consistono in un misero 3,7% rispetto ad una Sau bio che incide per l’8,7% (28.513 ettari) sul totale regionale (dati Ismea). A questo punto rimane solo da chiedere: quali sarebbero le priorità promesse per il biologico? Ribadiamo la nostra critica al nuovo PSR , che secondo noi non dimostra nessuna strategia o progetto serio e tantomeno per il settore biologico nella nostra regione, né per mantenerlo, ancora meno per farlo crescere. Il nuovo regolamento con le nuove linee guida avrebbe dovuto dare finalmente la possibilità di studiare un piano regionale in armonia con le finalità di sostenibilità ambientale, sociale e economica, ma questa occasione non è stata minimamente sfruttata.

Spesso le misure e le sottomisure del PSR regionale hanno favorito l’agricoltura integrata rispetto all’agricoltura biologica, che segue le norme di produzione europee (Reg. CE 834/2007): si tratta dunque di qualità certe e dovute, che riguardano il migliore impatto ambientale, la salubrità, l’assenza di OGM e la garanzia del sistema di controllo e certificazione.

Ma che tipo di controlli ci saranno sull’integrato dal momento che ammette l’utilizzo di glifosato, pericoloso pesticida dichiarato “probabile cancerogeno” per l’uomo dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro? Queste perplessità accomunano al nostro pensiero anche quello di un’altra associazione ambientalista: con Legambiente Umbria infatti, presto partirà una campagna per fare in modo che alla presa di coscienza di tale pericolosità seguano delle azioni politiche concrete.

Non ci sembrano questioni di poco conto, così come non lo sono quelle che pone a gran voce il mondo della produzione agricola. Sappiamo che le correzioni al PSR chieste da Bruxelles sono state fatte, ma è ancora tutto bloccato a causa del negoziato per il settore del tabacco, dove l’Unione Europea chiede una forte diminuzione dei premi rispetto al vecchio piano. E’ proprio la regione dell’Umbria, appoggiata da tutte le associazioni di categoria a fare da capofila della protesta per il tabacco che sta dilatando i tempi del negoziato. Siamo ancora lontani dal raggiungimento dei nostri obiettivi.

Così come siamo lontani da una risposta definitiva sui tempi di erogazione dei premi per l’annualità 2014: a dicembre l’anticipo non è stato pagato perché promesso un saldo a inizio 2015. Ad oggi la liquidazione non è ancora avvenuta e continua a slittare mese dopo mese. E dal momento che le aziende non hanno ricevuto neanche la PAC del 2014, la situazione ormai è gravissima.

Infine, rimanendo in tema di trasparenza, correttezza e gestione dei pagamenti, ci chiediamo come sia possibile che la Regione e le Associazioni di categoria non prendano ancora posizione nei confronti dell’ente pagatore Agea: blocchi, anomalie e disagi continui provocati da un sistema inefficiente e poco chiaro.

Le aziende hanno bisogno di risposte chiare e concrete subito, altrimenti si rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto.

Perugia Ferro di Cavallo
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Aiab Umbria
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