Il SANA 2014 che si è appena concluso a Bologna, ha esaminato ed evidenziato interessanti novità in campo biologico non solo per quanto riguarda l’ambito dell’alimentazione e della nutrizione. Ormai anche prodotti come cosmetici e affini possono essere applicate le doti della coltura biologica, un’esempio sono le creme ricavati dall’amido di mais, oli di mandorle dolci e oliva, le creme di protezione solare 100% vegetali e minerali e senza conservanti e, ancora cosmetici bio ‘alla spina’, shampoo e creme da ricaricare direttamente in erboristeria e i detersivi riciclati (ri-detersivi) che provengono da oli recuperati sono solo alcuni esempi di queste “novità bio”.

Queste tipologie di prodotti esistono grazie a nuovi metodi di estrazione green come: gli oli essenziali e i derivati vegetali al posto dei solventi chimici o bioreattori che, per fermentazione, producono principi attivi vegetali in gran quantità, detergenti ricavati da fonti rinnovabili come l’amido di mais. Ma anche nuovi processi come il la ‘bio-liquefazione’, spin-off fra un’ azienda cosmetica italiana e l’università di Bologna. Questo preciso processo, permette di ricavare estratti vegetali liquidi da scarti solidi, come bucce di pomodori o castagne scartate dall’industria alimentare perché imperfette da vedere.

Tutto questo prometto un’ulteriore svolta biologica applicata a prodotti di vario genere, un unico neo sta nella loro certificazione bio, come poter certificare tali prodotti come realmente biologici? Questa questione rimane aperta a dibattiti ancora molto lontani da un’unica soluzione.