Tutti i terreni ad uso agricolo, coltivati assorbono naturalmente il carbonio e di conseguenza, anidride carbonica dall’atmosfera. Ma, una grande differenza può arrivare dall’agricoltura biologica: grazie all’utilizzo del compost come fertilizzante naturale.

Lo ha dimostrato John Wick, allevatore della California che, per diversi anni ha effettuato una ricerca in cooperazione con l’ Università di Berkeley. Lo studio così si è sviluppato con queste modalità: nei pascoli è stato disperso uno strato di compost dello spessore di poco più di un centimetro e dopo tre anni quello stesso suolo ha dimostrato di avere un contenuto di carbonio significativamente più alto dei pascoli di controllo. Parte di questo carbonio extra proviene dal compost e parte dalla crescita dell’erba che e’ stata stimolata dal compost.

Secondo Wick se il compost fosse applicato al 5% dei pascoli californiani, il suolo potrebbe immagazzinare l’equivalente di un anno di emissioni dell’agricoltura industriale californiana se, invece fosse esteso al 25% dei pascoli, il suolo potrebbe assorbire il 75% delle emissioni della California. Tale ricerca potrebbe essere davvero una svolta in grado di dare un impulso straordinario all’agricoltura biologica e non in ultimo gli agricoltori bio, potrebbero essere ricompensati con crediti di carbonio attraverso il meccanismo cap and trade.