E’ di pochi giorni fa la pubblicazione di un libro dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), intitolato “Affrontare i cambiamenti climatici: il ruolo delle risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura”Un testo importante e che mette in risalto un visione non troppo lontana di quel che potrebbe capitare al nostro pianeta: nei prossimi decenni, milioni di persone la cui sussistenza e sicurezza alimentare dipende da agricoltura, acquacoltura, pesca, silvicoltura e allevamento probabilmente affronteranno condizioni climatiche senza precedenti. Saranno quindi necessari colture, bestiame, alberi e organismi acquatici in grado di sopravvivere e di riprodursi in un clima che cambia. La potenza della “diversità genetica” sta appunto, nel resistere a condizioni volatili e adattarsi all’ambiente che cambia.

All’uomo il compito di studiare, analizzare ma, al tempo stesso proteggere, queste diversità partendo, per esempio, dal miglioramento dei programmi di allevamento degli animali e della conservazione delle specie domestiche, selvatiche e altre risorse genetiche importanti per l’alimentazione e per l’agricoltura, il tutto promuovendo politiche sostenibili.

Un approccio che favorisca l’adattamento all’ambiente, dunque, richiederà l’aggiornamento degli obiettivi dei programmi di produzione agricola – e in alcuni casi l’introduzione di varietà, razze, specie, mai allevate in precedenza: migliorare la conoscenza, la conservazione e l’uso di colture selvatiche vicine a quelle che impieghiamo. E’ infatti assai probabile che esse abbiano tratti genetici che possono essere utilizzati per sviluppare colture ben adattate per l’utilizzo in sistemi alimentari colpiti dal cambiamento climatico. 

Secondo la FAO poi, è necessario incrementare lo studio e le conoscenze delle risorse genetiche agricole – in particolare in quei settori meno studiati come le foreste, dove meno di 500 specie di alberi – su un totale di oltre 80.000 – sono state studiate in modo approfondito.

Contrastare gli effetti del cambiamento climatico vuol dire anche intensificare lo scambio e la condivisione delle risorse genetiche agricole per esempio, attraverso fiere di sementi locali e nazionali che già esistono, ma hanno inevitabilmente bisogno di espandersi e diventare internazionali via via che il cambiamento climatico avanza.