Il progetto InterVeg – Enhancing multifunctional benefits of cover crops − vegetables intercropping, partito nel 2011, ha avuto l’obiettivo di studiare, secondo un approccio interdisciplinare, l’intercropping (ovvero la contemporanea presenza sul terreno della coltura da reddito e della coltura di copertura) nei sistemi orticoli biologici.

Le colture di copertura rappresentano uno strumento importante negli agro-ecosistemi condotti in biologico, che permette di gestire contemporaneamente la fertilità del suolo, le malattie, i parassiti e le erbe infestanti. Le colture di copertura non sono molto diffuse nei sistemi orticoli specializzati, ma possono essere introdotte come pacciamatura naturale, consociate con le ortive da reddito.

InterVeg, finanziato dal bando “Era Net Core Organic II”, è stata dunque un’opportunità importante per creare sinergie tra le attività dei partner di quattro diversi Paesi europei, Italia, Slovenia, Germania e Danimarca. L’obiettivo principale del progetto è infatti stato quello di valutare l’effetto dell’introduzione della pacciamatura vegetale nei sistemi di produzione orticola biologici considerando le strategie di gestione che permettono di massimizzarne i benefici. 

Il progetto, nel corso degli ultimi 4 anni, ha confrontato i benefici ambientali ed economici della pacciamatura naturale rispetto ai sistemi di produzione orticola specializzati in una singola colturinterveg-logoa. I due sistemi orticoli, quello con la consociazione e quello con la coltura singola, sono stati confrontati in termini di rese, di uso di input esterni all’azienda, di efficienza nella gestione dei nutrienti e di consumo di energia in diverse condizioni ambientali europee, caratterizzate dalla produzione di ortaggi biologici in pieno campo. 

Il coinvolgimento diretto di alcune aziende agricole biologiche nelle attività sperimentali del progetto ha permesso da una parte di valutare gli effetti della pacciamatura naturale anche su scala più ampia, quali ad esempio gli effetti sugli insetti benefici e sui patogeni, favorendo allo stesso tempo la partecipazione degli agricoltori all’attività del progetto e la disseminazione dei risultati tra tutti gli stakeholders. Dal punto di vista metodologico, il progetto ha seguito i criteri della ricerca partecipativa e fondamentale è stato il ruolo degli agricoltori coinvolti.

Il prezioso lavoro di collaborazione tra enti di ricerca e associazioni provenienti da quattro stati dell’Unione Europea (Italia, Slovenia, Germania e Danimarca) ha permesso la valutazione dell’impatto di questa tecnica sui vari sistemi produttivi delle aziende partners.

Al fine di ottimizzare e affinare questa modalità di coltivazione, sono state avviate sperimentazioni di living mulch in contesti ambientali con condizioni di terreno e climatiche distanti geograficamente e, pertanto, molto differenti tra loro.

 

All’interno di InterVeg, AIAB ha avuto il ruolo di identificare e favorire il coinvolgimento degli stakeholders stabilendo delle linee guida finalizzate ad assicurare e monitorare la partecipazione di tutti gli attori locali aderenti (produttori biologici, tecnici, autorità locali).
Ha inoltre promosso la divulgazione dei risultati di volta in volta ottenuti mediante la produzione di adeguato materiale di disseminazione.
Si è occupata, inoltre, di valutare i costi e i benefici del sistema intercalare rispetto a quello monocolturale corrispondente e il livello di accettabilità del Living Mulch tra i produttori che hanno aderito al progetto.
Il progetto Interveg è oramai agli sgoccioli dopo cinque anni di intensa ricerca.
Sette articoli scientifici sono stati presentati nel corso del 18th IFOAM Organic World Congress tenutosi a nel mese di ottobre 2014 a Istanbul e altri scientific papers sono in corso di pubblicazione.
Inoltre, con la collaborazione del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura – CRA, capofila del progetto, e con il supporto di tutti i partners, AIAB ha realizzato un video in cui sono sintetizzati, attraverso la viva voce dei protagonisti – ricercatori e agricoltori, i risultati raggiunti nei diversi Paesi.

Per una descrizione più dettagliata del progetto si possono consultare i documenti pdf in italiano