970-copertinaNel corso del 2011 il governo colombiano ha definito in tempi record una serie di regole e leggi proposte dagli Stati Uniti per consentire l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio, il cosiddetto CAFTA.
Disparità e asimmetria caratterizzano questo accordo commerciale ed è il settore agricolo a perderne maggiormente. Da un lato, il governo permette l’ingresso di tonnellate di prodotti senza dazi, la creazione di una concorrenza sleale, e in secondo luogo, tali concessioni esentasse, sono superiori a quelle offerte dal paese partner. L’aumento delle importazioni ha abbassato i prezzi sul mercato interno delle superfici coltivate; la produzione agricola nazionale e, naturalmente, il reddito delle famiglie degli agricoltori che attualmente sono al di sotto di un salario minimo mensile.
L’eliminazione delle tariffe ha comportato una riduzione dei prezzi interni percepiti agli agricoltori colombiani e l’aumento delle importazioni, cosicché un importante gruppo di prodotti agricoli coltivati in Colombia, dove gli Stati Uniti hanno una significativa capacità esportazione, sono i più colpiti dal trattato.
L’economista e ricercatore dello sviluppo rurale, Fernando Barberi, ha analizzato le implicazioni dell’accordo di libero scambio. Questi effetti sono presenti in importanti colture del paese, come i cereali (riso, mais giallo, mais bianco, il sorgo e grano) in alcuni legumi (fagioli e piselli) e alcuni ortaggi (pomodoro, cipolla e carota), nonché alcune attività zootecniche come il pollo e maiale. Infatti la riduzione dei prezzi interni ha portato a una diminuzione della superficie coltivata e quindi della produzione nazionale di questi beni.
In sintesi, lo studio condotto dall’esperto, ha concluso che l’accordo commerciale non ha riconosciuto il profondo grado di asimmetria tra le economie dei due paesi, che ha portato in una contrattazione sfavorevole per i piccoli agricoltori in Colombia, che rappresentano l’87% di tutti i produttori del paese, il 10% della popolazione attiva e contribuisce 49% della produzione agricola nazionale.
Ma l’impatto del FTA non è solo commerciale. Infatti, come ha detto di recente il Consiglio Indigeno Regionale del Cauca, tutte le utenze sono svincolate a profitto degli investitori stranieri: acqua, sanità, istruzione, assistenza agricola, comunicazioni, trasporti, approvvigionamento alimentare. Né la nazione né le autorità locali possono applicare, come esiste in altri paesi del continente, un regime speciale per i prodotti di approvvigionamento.
In Colombia, dopo la promulgazione della misura 9.70, hanno sequestrato più di due milioni di tonnellate di riso che nella stragrande maggioranza era destinato come semente. La metà di queste sono state distrutte perché considerate illegali. La maggior parte di queste operazioni è stata realizzata nei dipartimenti di Huila, Tolima, Valle, Casanare, Cesar e Boyacá.
Il documentario “9.70 el documental” di Victoria Solano esamina l’impatto della decisione prendendo l’esempio “Campoalegre” una città nel sud della Colombia in cui è stata pronunciata la sentenza. Le forze di sicurezza hanno distrutto, per ordine dell’ ICA, 1592 sacchi (circa 100 tonnellate) di riso di alta qualità a Campo Alegre (Huila). Inoltre, gli agricoltori sono stati accusati per una pratica che è stata consueta per oltre 35 anni.

Molti accordi di libero scambio come il Trans-Pacific Partnership (TPP) hanno “clausole di brevetti” per far rispettare i diritti di proprietà intellettuale delle multinazionali. Il TPP è stato negoziato per lo più in segreto, tant’è che delle votazioni del Parlamento europeo è quasi impossibile riuscire ad ottenere le proposte presentate e votate dalle commissioni, come ad esempio l’ultima di martedì 14 aprile in Commissione agricoltura(Copagri). Quello che dobbiamo impedire è che venga fatta una falsa propaganda a favore del TTIP come venne fatto in Colombia, altrimenti i piccoli agricoltori saranno schiacciati sotto il peso di questi accordi, più di quanto lo siano già adesso.

 

Link utili:

 

Firma la campagna italiana contro il TTIP

 

Il documentario 970 di Victoria Solano

Guarda il Video che mostra cosa è stato fatto a un contadino dimostrante contro la risoluzione 970