Anche nella cosmesi c’è un grande domanda di prodotti naturali e biologici. Ma, non essendoci un marchio “bio” che corrisponde a un disciplinare valido per tutti come avviene per il food, come si fa a riconoscere quelli che lo sono veramente biologici? Il marchio BIO ECO COSMESI di AIAB  propone un disciplinare a garanzia della qualità dei prodotti e della scelta delle materie prime. Per conoscere da vicino alcune delle aziende che sono sul mercato con prodotti a marchio AIAB proponiamo una serie di interviste che la blogger Elena Rossi sta realizzando e pubblicando sul suo blog Vanity Space.

Le aziende AIAB per Vanity Space

PURAVIDA BIO

Un brand tutto al femminile dal respiro internazionale. Un’azienda familiare dove le due sorelle Francesca e Eugenia Palumberi esportano i prodotti cosmetici a marchio AIAB in diverse parti del mondo come scoprite nell’articolo  

 

3B ITALIA

Dalla Toscana a Verona per raccontare la seconda delle aziende a marchio Bio Eco Cosmesi AIAB che ha sviluppato, in collaborazione con PHARECO, la linea di prodotti P.med, formulati con idrolato di Pompìa anziché semplice acqua.

La Pompìa è un frutto, un agrume dal quale viene estratto un’olio essenziale dalle proprietà cosmetiche e terapeutiche, brevettato dall’Università degli Studi di Sassari, che ha dato vita ad un progetto di cosmesi medicale Eco-Bio.

L’intervista completa sul blog Vanity Space

Intervista a 3B Italia, a tu per tu con Elisabetta Celino

POESIA21

La prima delle aziende AIAB ad essere coinvolta è Poesia21, giovane azienda toscana nata “con la voglia di sviluppare una linea di prodotti made in Tuscany al 100% per il corpo e per la casa… Il nostro punto di partenza è una scrivania che guarda uno spicchio di campagna, lo scorcio di un rustico angolo di mondo che si insinua dolcemente nei pensieri scivolando sulle pagine dei nostri raccolti. Si annotano frammenti di ricordi, si ricercano storie e citazioni, si visitano e rivisitano luoghi, si cercano e riscoprono le erbe, i fiori e le piante che da sempre allietano le nostre terre” come si legge anche sul loro sito.