Il mese di gennaio in Lombardia ha rappresentato un momento importante per l’Agricoltura Sociale per due motivi: da una parte l’avvio di un progetto interprovinciale che vede AIAB Lombardia collaborare in modo organico con FOR.MA. (capofila del progetto) ente di Formazione della Provincia di Mantova e dall’altra l’incontro del Forum Nazionale Agricoltura Sociale – Lombardia che si è tenuto il 17 gennaio 2015 presso la Nuova Stecca degli Artigiani – sede di AIAB Lombardia, di cui AIAB Lombardia è promotore e anima operativa e progettuale.

Il progetto interprovinciale, “Agricoltura Sociale e Expo 2015. Tradizione e innovazione per il lavoro e l’impresa in agricoltura”; rappresenta un deciso passo in avanti nella evoluzione del settore sia in termini di progettualità e di incidenza sui territori che in termini di visibilità. La collaborazione fattiva delle provincie di Milano, Bergamo, Lodi, MonzaBrianza, Como, Lecco e Mantova e la capillarità delle azioni di individuazione delle aziende e le ricadute in termini di costituzione della rete territoriale e di promozione e comunicazione dedicata, rendono questo progetto interessante come modello di approccio sistemico. Ma la novità da sottolineare è la partecipazione di più assessorati diversi: Welfare, Lavoro e Agricoltura che disegnano un possibile orientamento delle nuove azioni possibili in materia di agricoltura sociale: interdisciplinari e trasversali sui canali di finanziamento, rispondendo quindi ad un indirizzo preciso che anche sulle grandi direttrici vedi dialogare PSR, POR, ETC.

Il secondo momento è stato l’assemblea del Forum Nazionale Agricoltura Sociale – Lombardia. L’incontro ha radunato molti operatori di settore che hanno condiviso i problemi e le possibilità che oggi sono la quotidianità delle varie realtà.
L’Agricoltura Sociale mira a riunificare bisogni, identità, tutele ed istanze di libertà per tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro più o meno elevate abilità. In questo si ritrova il valore del lavoro non solo come fonte di reddito individuale, ma anche come elemento fondante di una società più giusta, più coesa e sostenibile.

Questo variegato mondo si caratterizza per l’insieme di pratiche svolte da aziende agricole, cooperative sociali e altre organizzazioni del Terzo Settore, in cooperazione con i servizi socio-sanitari e gli enti pubblici competenti del territorio, che coniugano l’utilizzo delle risorse agricole e il processo produttivo multifunzionale con lo svolgimento di attività sociali finalizzate a generare benefici inclusivi, a favorire percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura, a sostenere l’inserimento sociale e lavorativo delle fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di marginalizzazione, a favorire la coesione sociale, in modo sostanziale e continuativo. Il Forum valorizza e promuove le molteplici e differenti esperienze di AS. In queste esperienze risalta la valorizzazione delle identità locali, di nuove culture e la partecipazione di giovani e donne impegnati nella realizzazione di interventi fortemente innovativi per quanto riguarda le produzioni di beni, l’erogazione di servizi, la creazione di spazi di confronto con i consumatori e la creazione di forme alternative di mercato (filiera corta, GAS, ecc.), per affermare un nuovo modello di agricoltura. Il ruolo di animazione e di aggregazione che AIAB Lombardia ha portato avanti ha rappresentato la condizione perchè il FNAS potesse muoversi e costruire una propria proposta.

Il Forum Nazionale Agricoltura Sociale è un momento di sintesi delle molteplici esperienze fiorite nei diversi territori che ci fanno dire oramai di aver superato ampiamente la fase pionieristica ed episodica.

Storicamente questo è sicuramente un momento propizio per l’agricoltura sociale sostanzialmente per due motivi: siamo alla fine dell’iter parlamentare della legge nazionale che finalmente metterà ordine nel settore dando linee guida chiare alle regioni e agli operatori e siamo alla vigilia dell’apertura dei bandi dei PSR che anche in Regione Lombardia dedicheranno spazi proprio allo sviluppo dell’AS.
L’appuntamento del 17 gennaio ha rappresentato quindi un momento fondamentale per capire e condividere le strategie e i molti impegni che ci aspettano quest’anno e per proseguire il cammino nel tentativo di costruire una reale comunità, luogo di scambio di buone prassi, luogo di condivisione e di crescita nel servizio.

A cura di Stefano Frisoli