Gli insetticidi neonicotinoidi, introdotti come alternativa “sicura” al Ddt, hanno potenti effetti neurotossici sia sulle api mellifere, sia su quelle selvatiche (bombi e api solitarie). Lo ha ribadito l’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) il 28 febbraio scorso, dopo un’attenta revisione della letteratura scientifica sul tema (588 studi), avviata nel 2015.
Una conclusione di cui si discute il 22 e 23 marzo, in seno al Comitato permanente per piante, animali, alimenti e mangimi (PAFF Committee). Non è stata però prevista, sulla questione, la discussione della Commissione.
Per questo Greenpeace e il mondo ambientalista e del biologico hanno scritto una lettera al presidente Jean-Claude Juncker, chiedendo che la Commissione UE metta urgentemente in agenda, per oggi, 22 marzo, una decisione in merito alla messa al bando dei principali pesticidi responsabili.
Che i neonicotinoidi – clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam – siano le sostanze maggiormente implicate nella moria delle api e degli insetti in genere, lo si sapeva già, tanto che dal 2013, questi pesticidi sono stati oggetto di restrizioni in tutta Europa e, a marzo 2017, la Commissione Europea ne ha proposto il bando su tutte le coltivazioni, fatta eccezione per quelle in serra.
Un anno dopo, tuttavia, gli Stati membri devono ancora votare su queste proposte. L’appuntamento in realità era stato previsto per dicembre scorso ma è stato rinviato dopo che molte delegazioni hanno dichiarato di voler attendere la nuova valutazione dell’EFSA per esprimersi.
Ora questa ora è arrivata insieme alla conferma che i tre pesticidi neonicotinoidi sono tossici per le api, anche al di sotto dei limiti UE, convalidando gli elevati rischi per le api selvatiche, solitarie e da miele. E’ dunque di grande importanza che la proposta di limitarne ulteriormente l’utilizzo venga esaminata in Commis