Si è costituita L’associazione nazionale bioagricoltura sociale, promossa da alcune realtà storiche dell’agricoltura biologica e sociale tra le quali: l’AIAB, il Biodistretto sociale di Bergamo, la Rete fattorie Sociali Sicilia, il Consorzio di imprese sociali “Mediterraneo Sociale di Napoli, Focus Casa dei diritti sociali di Roma, e alcune centinaia di aziende biologiche, associazioni e cooperative agricole e sociali.I prossimi 19 e 20 giugno la nuova associazione promuoverà il suo primo convegno a Catania “Bioagricoltura sociale e comunità locali sostenibili”
La legge 141/2015 ha recepito in maniera esemplare un mondo variegato dei bioagricoltori sociali che si occupano di inserimenti lavorativi per soggetti svantaggiati, che propongono terapie assistite con gli animali e con le piante, che offrono programmi di educazione alimentare e turismo sociale. Al centro di questi “laboratori sociali” disseminati nel territorio nazionale ci sono alcuni pilastri: la centralità delle persone e la cura della terra e dei prodotti. C’è sicuramente la scommessa di tante piccole aziende agricole di praticare la multifunzionalità, le relazioni di comunità, le reti solidali e di economia civile.
L’ associazione nazionale bioagricoltura sociale nasce – dice il presidente Salvo Cacciola, di AIAB Sicilia – per rappresentare adeguatamente questo mondo variegato di giovani imprenditori agro-sociali, di operatori sociali e sanitari impegnati nei processi abilitativi, di famiglie di soggetti deboli e organizzazioni no profit. Vogliamo dare ascolto e voce ai giovani che in varie parti d’Italia, in particolare nelle regioni meridionali, ritornano alla terra, gestiscono beni confiscati alle mafie e ai tanti produttori bio che da anni hanno aperto le loro aziende al sociale e alla comunità locale.
“L’Agricoltura sociale – dice Vincenzo Vizioli, Presidente di AIAB – ha saputo raccogliere questa sfida all’innovazione e cerca giorno dopo giorno di promuovere un modello dell’agricoltura biologica mediterraneo fondato sulla centralità della piccola e media impresa agricola con forte radicamento territoriale e identitario”.
In allegato il programma dei due giorni di convegno dove alla presenza di autorevoli relatori, si presenterà la nuova associazione e si parlerà delle sfide che l’agricoltura sociale dovrà affrontare nel prossimo futuro.

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