“Volevamo dare un futuro a questa terra. Cambiare il destino”. È cominciato tutto trent’anni fa, il borgo stava morendo. “Erano rimasti solo gli anziani. Contadini. Sopravvivevano con pochi prodotti del campo”. Varese Ligure, alta valle del Vara, nel cuore della provincia più green d’Italia – La Spezia, oltre l’80% del territorio coperto da boschi -, alle spalle del mare ipnotico delle Cinque Terre. Un paradiso allora agonizzante, l’intuizione di un sindaco coraggioso e geniale: Maurizio Carenza. Insieme alla sua vice, Michela Marcone, che oggi ricorda: “Si è cominciato recuperando il centro storico, grazie ai fondi di un progetto europeo”. Poi, la svolta: il primo paese interamente biologico d’Europa. “In realtà eravamo sempre stati – come dire? – un po’ selvaggi: non è stato difficile, convincere i nostri vecchi a convertire tutte le colture”.
Comincia così l’approfondimento pubblicato su Repubblica Weekend, sul biodistretto AIAB della Val di Vara, in Liguria, che riunisce 95 delle 98 aziende del territorio e attira turisti da tutto il mondo. Qui il 60% della superficie agricola utile certificata è bio, e trattata in maniera estensiva, la chimica non esiste e nemmeno gli ogm e la produzione nonché gran parte del turismo si fondano sulla sostenibilità e sul rispetto del territorio.
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