Biologico: l’ONU ne riconosce l’importanza e il ruolo chiave per tutto il mondo.
Via libera al Programma per i sistemi alimentari biologici AIAB: la politica italiana recepisca questo ulteriore messaggio

Le Nazioni Unite riconoscono l’importanza e il ruolo chiave dell’alimentazione biologica in tutto il mondo. Il Programma decennale dell’ONU Sustainable Food Systems (SFS) per la promozione di un modello di consumo e di produzione sostenibile (10YFP) ha, infatti, definitivamente approvato il “Programma per i sistemi alimentari biologici” (OFSP), identificandolo come una delle sue otto iniziative fondamentali.

Secondo l’Onu, i sistemi alimentari sono alla base della nostra sicurezza alimentare, ma allo stesso tempo esercitano anche una forte pressione sulle risorse naturali.  Ecco perché i sistemi alimentari biologici sono stati proposti come modello per la sostenibilità e possono servire come laboratori viventi per il continuo apprendimento e miglioramento, integrando la scienza e la ricerca con esempi reali sul territorio.

Il Programma SFS, pertanto, mira a impostare in maniera più sostenibile i sistemi alimentari lungo l’intera catena, dalla produzione al consumo, attraverso attività concrete negli ambiti della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, dello sviluppo di competenze, dell’accesso a conoscenze e a informazioni nonché del potenziamento di partenariati.

“Siamo felici di questo riconoscimento che arriva, questa volta, dall’Onu – dice Vincenzo Vizioli, presidente di AIAB – a conferma che quello che noi diciamo ormai da oltre 20 anni, sta assumendo un valore sempre più planetario. Ci auguriamo solo che la politica italiana recepisca profondamente questo ulteriore messaggio e si attivi finalmente a investire le giuste risorse verso l’unico metodo di produzione, quello biologico, che ha senso sviluppare”.

Ricordiamo che il Programma SFS contribuisce in maniera diretta agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) dell’ONU correlati all’agricoltura e alla filiera alimentare. È stato sviluppato con il coordinamento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e del programma ambientale dell’ONU, in collaborazione con un gruppo di esperti di Agri-Food e mediante un ampio processo di consultazione pubblica. La sua attuazione avverrà nei prossimi cinque anni.