L’agricoltura e il sistema produttivo, con tutte le sue storture, sono stati i protagonisti indiscussi lo scorso lunedì del programma della Rai Presa Diretta, dal titolo “Il prezzo ingiusto”.
L’inchiesta ha indagato tutto quello che si nasconde dietro uno scontrino di un grande supermercato, i meccanismi perversi della GDO e la filiera di sfruttamento e di illegalità che gli italiani mettono in tavola tutti i giorni, peraltro pagandolo, spesso, a caro prezzo.
Già perché dietro i prezzi pagati dai consumatori si nasconde lo sfruttamento dei braccianti e il ricatto verso i produttori e gli agricoltori che, dopo aver firmato contratti con la GDO, subiscono, senza alternative, continui ribassi sulla loro merce.
Nel rapporto di Oxfam pubblicato nel 2018 si legge che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), attraverso un’indagine condotta su un campione di 471 imprese agroalimentari, ha rivelato che nel 67% dei casi il distributore modifica a proprio vantaggio le condizioni economiche già pattuite in fase di contrattazione e il 74% dei fornitori intervistati ha dichiarano di percepire queste richieste come vincolanti tanto da accettarle sempre (il 20%) o spesso (il 37%) pur di non subire possibili ritorsioni come il delisting, l’esclusione dalla lista dei fornitori”. Per non parlare delle aste a doppio ribasso che strozzano i fornitori che devono poi rivalersi sui produttori e di conseguenza sui lavoratori
Vale la pena ricordare che i supermercati in Italia vendono circa il 73,5% di tutto il cibo e le bevande consumate. Secondo lo stesso Report di Oxfam, il fatturato aggregato dei maggiori operatori della GDO italiana, nel 2016, è aumentato del 2,5%, passando da 56,7 miliardi del 2015 a 58,1 miliardi di euro.
Parliamo di cifre astronomiche e di un grande potere che i supermercati gestiscono, riversando sulla filiera di produzione le dinamiche di prezzi sempre al ribasso con cui cercano di accaparrarsi la clientela con offerte e promozioni.
“Peccato – dice il presidente di AIAB Antonio Corbari – che la trasmissione abbia fatto da palcoscenico a una ministra dell’Agricoltura che, oltre ad esprimere una dovuta indignazione, non ha detto niente di nuovo e di realmente incisivo”.
Siamo un’umanità malnutrita e obesa che per procurarsi il cibo sta distruggendo il pianeta con conseguenze pesantissime per le generazioni future. “Quand’è – si domanda Corbari – che la politica oltre a fare dichiarazioni di buoni propositi sceglierà di fare davvero politica? Quando sarà approvata la legge che vieta le aste a doppio ribasso, passata alla Camera e ora ferma al Senato?
Quando si deciderà di incidere con azioni concrete sul futuro dei cittadini? Noi di AIAB lo abbiamo già fatto da tempo, inserendo nella nostra certificazione di qualità anche un controllo sulla legalità di filiera. Chi compra “GaranziaAiab” sa che oltre alla qualità del prodotto mette in tavola la legalità e il rispetto del lavoro di tutti”