Molte novità sulla piattaforma Organic Farm Knowledge. Tra le più recenti e interessanti, un alternativo metodo di razionamento per galline ovaiole reperibile a questo indirizzo.
La pratica, particolarmente adatta in sistemi all’aperto con strutture mobili, è stata sviluppata dopo avere osservato che le razioni bilanciate non riflettono sempre i fabbisogni nutrizionali delle galline che sono diversamente correlati all’età o al meteo; essa consiste nella libera scelta tra le tre componenti della razione alimentare energetica, proteica e calcio. La pratica si basa sulla “saggezza nutrizionale “ delle galline che devono essere messe in condizione di apprendere il suo funzionamento almeno 15 settimane prima dell’ovideposizione. Le fonti energetiche, proteiche e di calcio dovrebbero essere ben distinte per tipologia, in modo da facilitare l’apprendimento. Poiché non sono individuabili con altrettanta chiarezza le Vitamine e gli altri Sali minerali dovranno essere miscelati a una delle componenti della razione. A inizio ovideposizione l’integrazione sarà quella specifica per le ovaiole.

L’IFOAM International Animal Husbandry Alliance’s (IAHA) ha recentemente pubblicato gli atti della sua conferenza online tenutasi a settembre di quest’anno dove si evidenziano le potenzialità, le sfide e le visioni per la futura zootecnia biologica europea.
Più si aggravano le preoccupazioni sulla pandemia maggiore dovrebbe essere il nostro impegno per prendere le distanze dagli allevamenti intensivi e fare il possibile per migliorare il benessere animale e umano. Tra le strategie suggerite

  • sistemi di allevamento multispecie efficaci a livello di sostenibilità ambientale economica e sociale. Si è verificato che alcune specie possono agire come custodi e ridurre il rischio di predazione;
  • pastoralismo e agroforestazione per il foraggiamento sostenibile;
  • nuove potenzialità per i mangimi proteici autoprodotti per la mitigazione delle emissioni (anche in paesi nordici)
  • adottare la resilienza come principio fondamentale e strategie per la riduzione dell’uso di antibiotici;
  • valorizzare l’allevamento e l’uso di razze appropriate, a duplice attitudine e locali;
  • Favorire un contatto più prolungato vacca vitello per spostare l’attenzione dalla massimizzazione delle produzioni. Lo stesso principio può essere adottato per altre specie animali.

A questo link gli atti dell’incontro