Si è svolta il giorno 29 aprile 2015 presso l’Agriturismo i Colonos di Villacaccia di Lestizza (UD), l’assemblea annuale dell’A.I.A.B. FVG – Associazione Italiana Agricoltura Biologica, durante la quale, tra i tanti argomenti relativi alle diverse attività dell’associazione, si è parlato anche delle opportunità di sviluppo per l’agricoltura biologica nella Regione Friuli Venezia Giulia.

Nel nuovo PSR 2014 – 2020 della Regione FVG, ancora in fase di negoziato con la Commissione Ue, il supporto al biologico sarà attuato attraverso una misura specifica, autonoma e svincolata dagli altri interventi agro-climatico-ambientali con una dotazione finanziaria dedicata di circa 7 milioni di euro, e diventerà operativo entro la fine di maggio 2015. Il sostegno che la nuova politica di sviluppo rurale 2014-2020 ha riservato al settore dell’agricoltura biologica rappresenta il segno di una maggiore consapevolezza della sua importanza da parte delle politiche comunitarie, nazionali e regionali.

Oggi il settore biologico ha conquistato consistenti fette di mercato e rappresenta una realtà economica di tutto rilievo ed è considerato come una valida e comprovata strada di sviluppo, in grado di associare alla riduzione dell’impiego di input chimici una maggiore sostenibilità ambientale.

Come già è avvenuto nella Regione Toscana alla fine di aprile, anche la Regione Fvg è ormai pronta all’attuazione delle prime misure, tra cui troveremo fin dai primi bandi, la misura 11 “Agricoltura biologica ” del PSR 2014-2020. Il tipo di sostegno consisterà nel pagamento di un premio annuale ad ettaro di superficie agricola soggetta ad impegno di colture biologiche sia in conversione che a regime ed è strettamente legato alla tipologia di coltura effettuata e dettagliata nel piano di coltivazione: vite, frutticoltura, seminativo, pascolo, orticolo, pascolo collegato all’allevamento biologico. Il sostegno è legato al mantenimento del metodo di produzione biologica per 5 anni.

Non resta che suggerire agli operatori del settore agricolo del FVG, di tenersi pronti per cogliere le opportunità che questo metodo agronomico potrà dare loro, sia dal piano del sostegno attraverso i programmi PSR, ma soprattutto dal punto di vista delle soddisfazioni professionali e di sviluppo di mercato che potranno derivarne.