In Sicilia, Regione con il maggior numero di beni confiscati alla mafia molti di quali abbandonati e poco utilizzati, è stata Inaugurata a Misterbianco lo scorso 4 luglio  la nuova sede della Fattoria “Orti del Mediterrano”, un bene confiscato alla mafia di circa 400 mq  che, grazie ai finanziamenti dell’assessorato alla Famiglia, politiche sociali e lavoro della Regione, con i fondi del Por Fesr 2014/2020, ha visto terminare la ristrutturazione per realizzare una struttura polifunzionale destinata ad attività di agricoltura sociale.
La Fattoria offrirà a tanti giovani affetti dallo spettro autistico la possibilità di essere impegnati in lavori terapeutici e produttivi con l’obiettivo di reinserire socialmente soggetti fragili con disabilità.
Il progetto porta la firma anche della Rete Fattorie Sociali Sicilia e della Cooperativa Energ-Etica che hanno hanno partecipato alla progettazione e co-finanziato il progetto, dotando l’immobile degli arredi per l’aula didattica, per gli uffici e per l’appartamento del “Dopo di noi”, cioè per quando i genitori dei particolari utenti non ci saranno più.
“L’antimafia sociale crea nuova occupazione, costruisce inclusione e benessere e offre risposte sociali innovative» ha detto Salvatore Cacciola, presidente della Rete
Fattorie Sociali Sicilia.
Una storia a lieto fine che vede finalmente un bene confiscato utilizzato per fini etici e sociali. “Una storia in controtendenza” afferma
Claudia Cardillo, Presidente della Cooperativa Sociale Energ-etica Catania, che dal 2016 gestisce un bene confiscato alla mafia nel Comune di Misterbianco. Dopo poche settimane dalla consegna, con il sostegno dei volontari e degli operatori, la cooperativa ha progettato e intercettato risorse messe a bando dalla Fondazione con il Sud e dalla Fondazione Vismara.