È un metodo
di produzione

È un modello
di sviluppo rurale

È tutela ambientale e della salute

È riconosciuto
dall’UE
 

Il problema

L’agricoltura industriale controlla estensioni agricole per miliardi di ettari che vengono trattati con pesticidi e altri composti derivati del petrolio. Gran parte di questa terra non viene coltivata per l’alimentazione umana ma fondamentalmente per produrre mais e soia per il bestiame allevato in batteria. L’agricoltura moderna e le politiche di mercato sui beni di largo consumo stanno portando all’esaurimento delle risorse naturali, alla distruzione della variabilità genetica della vegetazione spontanea e della fauna, ad un aumento del fabbisogno energetico e di emissioni tossiche, con effetti ben visibili sul clima e sull’ambiente e sulle comunità rurali.

La soluzione

Il termine “agricoltura biologica” indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l’impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi). Agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo.

Il Bio può nutrire il Mondo

Noi crediamo in Bio

%

Incidenza delle coltivazioni bio in Italia (dati Sinab su Istat, 2015)

%

Aziende convertite al bio nell’ultimo anno (dati Sinab al 1/01/2016 vs 1/01/2015)

%

Vendite dei prodotti bio nella GDO (dati Nomisma, 2016 vs 2015)

%

Biodiversità maggiore in bio (da ricerca dell’Università di Oxford, su JAE)

  • Reddito netto delle aziende bio rispetto a convenzionali (CREA, Banca dati RICA) + 15% +15% +15%
  • Lavoratori impiegati rispetto alle convenzionali (CREA, Banca dati RICA) +31% +31%
  • Italiani che hanno mangiato bio almeno una volta negli ultimi 12mesi (dati Nielsen) 83% 83%

Buona alleanza per il Bio

La “buona alleanza” è quella fra agricoltori e consumatori, necessaria per avere un’agricoltura che produca cibi buoni, sani, e rispettosi dell’ambiente.
Per ottenerla è importante programmare e promuovere le produzioni e il consumo consapevoli. Uno degli obiettivi fondanti è quello di incidere sulle scelte di mercato, permettendo in questo modo che i valori sociali alla base dello sviluppo agricolo siano un bene comune.

L’AIAB è attiva nella promozione della vendita diretta nelle aziende e in ogni forma di commercializzazione che riduca la distanza fra produttore e consumatore. Organizza, inoltre, ogni anno, due campagne:  la PrimaveraBio (maggio) e la BioDomenica (ottobre). Durante la PrimaveraBio i consumatori incontrano i produttori nelle aziende, con l’obiettivo di conoscere i modelli produttivi, nella BioDomenica  i produttori incontrano  i consumatori nelle principali piazze italiane.

Convertirsi ad agricoltori bio?

Il più importante punto di partenza è quello di aderire ai principi dell’agricoltura biologica.

Come si coltiva biologico

L’agricoltura biologica è un sistema globale per gestire dei terreni e la produzione di cibo.

Normative e leggi sul biologico

L’UE garantisce che il termine “biologico” abbia lo stesso significato in tutta l’Unione.

Il BIO è libero da OGM

AIAB dice NO agli OGM perché ritiene che le colture OGM siano una minaccia per l’agricoltura e per l’alimentazione. Come mostrano le ricerche, nel momento in cui piante transgeniche vengono immesse in natura esistono rischi concreti di selezione di erbe infestanti e insetti più resistenti, che non si è in grado di contenere; si riduce la biodiversità, è elevata la possibilità di contaminazione di campi vicini.

approfondisci

Chi ci garantisce?

L’agricoltura biologica è l’unica forma di agricoltura controllata in base a leggi europee e nazionali. Non ci si basa, quindi, su autodichiarazioni del produttore ma su un Sistema di Controllo uniforme in tutta l’Unione Europea. L’azienda che vuole avviare la produzione biologica notifica la sua intenzione alla Regione e ad uno degli Organismi di controllo autorizzati.

1. Unione Europea

Il logo biologico ed il sistema di etichettatura hanno il compito di assicurare al consumatore che il prodotto che stanno comprando è stato ottenuto seguendo in tutti i dettagli la Regolamentazione europea sull’agricoltura biologica.

 

2. Organismi di Controllo

Gli organismi nazionali che possono effettuare i controlli e la certificazione delle produzioni biologiche sono sedici, questi sono riconosciuti con decreto del Ministero delle Politiche agricole e forestali, e sono sottoposti a loro volta al controllo dello stesso ministero e delle regioni.

3. Garanzia AIAB

GaranziaAIAB è un marchio collettivo dei soci AIAB, su base volontaria, che viene apposto su prodotti che hanno requisiti più restrittivi della regolamentazione comunitaria obbligatoria Reg. (CE) 834/07.

Come riconoscere i prodotti biologici?

La garanzia che ci troviamo davanti ad un prodotto proveniente da agricoltura biologica è data dall’etichettatura.