Siamo ormai molto vicini alla quindicesima edizione della biodomenica che si svolgerà nelle piazze italiane il 5 e il 12 Ottobre. Per AIAB è un appuntamento storico dedicato ai prodotti dell’agricoltura biologica. Un’occasione importante d’incontro tra produttori, cittadini, associazioni, istituzioni, consumatori e coloro che hanno contribuito in tutti questi anni a rendere l’agricoltura biologica una realtà in crescita e in controtendenza rispetto alla crisi dei consumi alimentari , capace di attrarre ogni anno sempre più persone verso prodotti più sicuri, di qualità, locali e sostenibili. Aiab mette quest’anno al centro della Biodomenica il tema dell’agricoltura familiare.
Il 2014, infatti, è stato proclamato dall’ONU l’anno internazionale dell’agricoltura familiare per porre in risalto l’enorme potenziale e il contributo che le piccole e medie aziende contadine danno alla lotta alla fame nel mondo, per la preservazione delle risorse naturali e per uno sviluppo sostenibile. L’ONU nel dedicare il 2014 all’agricoltura familiare ha voluto riconoscere che “l’agricoltura familiare é ciò che più si avvicina al paradigma della produzione alimentare sostenibile”. Secondo Graziano da Silva, direttore della Fao, “gli agricoltori familiari si occupano generalmente di attività agricole non specializzate e diversificate che conferiscono loro un ruolo centrale per la sostenibilità ambientale e la conservazione della biodiversità”.
In Italia sono oltre 1500000 le aziende agricole e di queste l’80% sono micro e piccole realtà coltivatrici alle quali oggi si aggiungono le tante pratiche di autoconsumo e di agricoltura urbana che si stanno rapidamente diffondendo. Il modello di agricoltura familiare rappresenta quindi un grande valore per il tessuto sociale delle aree rurali e sta alla base del paesaggio e dell’economia agricola del nostro paese.
Sono tanti gli aspetti che accomunano l’agricoltura familiare a quella biologica.Entrambe rappresentano un modello di agricoltura sostenibile , alternativo rispetto al modello industriale, si caratterizzano per una più marcata diversificazione produttiva, una maggiore multifunzionalità e di intensità di lavoro; li accomuna il rifiuto degli OGM e la volontà di non essere dipendenti dall’industria sementiera, una più intensa relazione con il territorio e i mercati locali; è proprio dalle aziende contadine insieme a quelle biologiche che ha preso avvio il rilancio dei mercati locali con la creazione di nuovi circuiti di produzione e consumo a livello territoriale e con il recupero e la valorizzazione dei prodotti tradizionali e della biodiversità agricola. Tutto ciò rappresenta un grande patrimonio per il nostro Paese, che garantisce sovranità alimentare per le comunità locali, presidio sicuro per il territorio e capacità di riqualificazione per le aree urbane.
Ma tutta questa biodiversità delle realtà agricole è seriamente messa in crisi dalle politiche agricole dominanti e da un sistema normativo orientato verso un unico modello d’impresa industriale e di mercato. Oggi le tante attività presenti sul territorio con realtà agricole di tradizione familiare e attività innovative come l’agricoltura sociale, producono per la maggior parte con il metodo biologico e offrono occasioni di lavoro per i giovani proprio mentre il modello agricolo di tipo industriale al quale sono orientate tutte le politiche e le norme attuali mostra il proprio fallimento anche sul piano economico. Questa evidente contraddizione deve essere superato con politiche e norme che, invece di bloccare, sostengano l’affermazione di una nuova agricoltura e di una nuova democrazia del cibo. Per questo AIAB ha promosso assieme ad una fitta rete di Associazioni la Campagna Popolare per l’Agricoltura Contadina che è stata assunta come obiettivo dal Comitato Italiano per l’ Agricoltura Familiare per sviluppare azioni congiunte verso Parlamento e Governo.
Mettere al centro della Biodomenica questo tema significa per AIAB affermare di nuovo questo impegno e ribadire l’urgenza di arrivare all’approvazione di normative concrete a sostegno dell’agricoltura familiare.
A cura di Vincenzo Vizioli Presidente AIAB
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