“Non è accettabile il ritardo ormai pluriennale per l’erogazione dei contributi per le aziende che hanno AGEA come Ente Pagatore. Un ritardo che sta trasformando i premi PAC e PSR alle aziende in un sostegno alle banche. Siamo gli unici a chiedere conto, ormai da anni, di una situazione insostenibile in difesa dei diritti delle aziende agricole”. Così AIAB, l’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, rivendica il suo ruolo di rappresentante di molte aziende biologiche che da troppo tempo ormai aspettano i pagamenti di AGEA per i PSR.
Due missive: con la prima si invoca la legge 241/90, con la seconda si esercita l’accesso civico.
E’ il presidente stesso di AIAB, Vincenzo Vizioli, a firmare in prima persona una lettera, scritta dai legali di AIAB, dove si chiede espressamente che AGEA:
completi la definizione operativa delle procedure di pagamento, per rendere ordinaria la presentazione delle domande, la loro istruttoria e il loro pagamento in qualità di organismo pagatore nazionale;
sblocchi le procedure dei pagamenti degli arretrati e disponga l’immediato pagamento dei contributi, quanto meno per l’annualità 2015, disponendo la firma dei relativi decreti e portando a regime tutti i pagamenti entro il primo semestre del 2018, se del caso anche mediante i pagamenti degli anticipi 2017;
renda formalmente noti quali sono gli eventuali ostacoli burocratici che impedirebbero la conclusione delle istruttorie e la liquidazione dei premi agli agricoltori, per ogni annualità sospesa.Una lettera che va, naturalmente, a sostegno delle eventuali azioni che le associazioni regionali o i singoli soci decideranno di intraprendere.
“Le colpe di AGEA non sollevano però le Regioni da altre inefficienze e ritardi”, dice Vizioli. “Queste, rimpallando continuamente le responsabilità su AGEA si sono adagiate non risolvendo i ritardi sulle istruttorie”.
Con l’accesso civico si chiede la trasparenza sulle nuove procedure informatiche addotte a giustificazione dei ritardi, per avere risposta Sul fatto che ad oggi non è chiara la ripartizione di competenze, anche in fase istruttoria, tra AGEA, in qualità di ente pagatore, e le singole Regioni;
AIAB, che rappresenta prioritariamente gli interessi dei produttori biologici e che li sostiene anche negli aspetti tecnici e burocratici, definisce, tramite il suo presidente Vizioli, “inaccettabile la situazione di stallo che si è venuta a creare per inspiegabili e dannosi ritardi burocratici, che di fatto impediscono la liquidazione dei contributi agli agricoltori” e definisce indispensabile e urgente procedere all’immediato pagamento dei contributi nonché conoscere le eventuali situazioni/difficoltà oggettive ostative al pagamento. Chiede il rilascio di copia, tramite Pec, di tutti gli atti e i documenti inerenti tali difficoltà.
In mancanza di una risposta ufficiale entro 15 giorni da parte di AGEA, AIAB promette di adire le vie legali con richiesta di danno in difesa dei suoi soci.
A questo link è possibile leggere la lettera sull’appalto dei servizi tecnici e informatici e
A questo link quella sul ritardo dei pagamenti
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