“Gentile Presidente Juncker, le scriviamo per esprimerle le nostre preoccupazioni riguardo la prossima revisione da parte della Commissione europea dei regolamenti europei sugli organismi geneticamente modificati”.
Inizia così la lettera indirizzata al presidente della commissione Jean-Claude Juncker inviata da parte del movimento europeo rappresentate del biologico Ifoam eu e dagli altri rappresentati europei dei movimenti ambientalisti Greenpeace, Slow Food. Le organizzazioni si oppongono alla proposta voluta dal presidente della Commissione europea sulla modifica della procedura di autorizzazione degli ogm per l’importazione nell’Ue. La presentazione del progetto è attesa per il 22 aprile.
La maggioranza dei cittadini europei sono scettici riguardo alle colture OGM e la conseguente presenza negli alimenti e l’agricoltura. Più di un milione di persone ha firmato una petizione per vietare gli OGM fino a quando non sarà istuito un nuovo organismo scientifico indipendente per valutare la loro sicurezza.
“In questo contesto, l’attuale sistema di approvazione delle colture OGM dell’UE non è riuscito a garantire queste premesse – continua la lettera- Le decisioni di approvare gli OGM sono basate su una valutazione scarsa e incompleta per la salute e i rischi ambientali. Ci sono altre legittime preoccupazioni degli agricoltori, come il loro impatto sulle colture convenzionali e biologiche che vengono però ignorati. Infine, la Commissione può decidere di autorizzare colture GM, anche se una maggioranza netta di ministri nazionali e del Parlamento europeo vota opponendosi all’autorizzazione. Come avvenne nella votazione su mais 1507 GM nel febbraio del 2014, quando 19 ministri si dissero contrari alla sua autorizzazione, e questo è un duro monito di questo clamoroso deficit democratico”.
Nonostante le perplessità, e a meno di ripensamenti dell’ultimo minuto, l’Esecutivo Ue vuole andare avanti, con una proposta legislativa, che richiederà l’esame di Parlamento e Consiglio e anni di dibattito. Entro fine aprile, poi, la Commissione dovrebbe dare il via libera all’autorizzazione e al rinnovo di 17 OGM per l’importazione bloccati da mesi (con alcune procedure pendenti dal 2013), verosimilmente con le vecchie regole.
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