Gli apicoltori europei hanno presentato una denuncia alla Corte di giustizia europea chiedendole di annullare l’autorizzazione rilasciata al pesticida ape-tossico sulfoxaflor.
Prodotto dalla Dow AgroSciences, il sulfoxaflor è un pesticida di ‘quarta generazione’ chimica appartenente alla classe dei neonicotinoidi, classificato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) come ‘altamente tossico per le api’.
La valutazione dell’EFSA sul pesticida riporta delle lacune nei dati cruciali che riguardano proprio la tossicità, e secondo gli apicoltori è impossibile fare una corretta valutazione dei rischi per le api.
I pochi studi sul campo forniti dalla Dow indicano un rischio acuto per le api, ma mancano informazioni importanti sulla tossicità per le covate, di tossicità sub-letale o tossicità a lungo termine. Inoltre, non sono stati effettuati studi su gli impollinatori selvatici come i bombi.
Fornire queste informazioni è una prassi obbligatoria, secondo il diritto comunitario (regolamento 283/2013). Ma la direzione generale della Commissione europea per la salute e la sicurezza alimentare (DG Sante) ha scelto di trascurare l’evidente risultato che il sulfoxaflor è tossico per le api e la mancanza di questi dati fondamentali, autorizzando l’insetticida a luglio 2015 per 10 anni.
Perché il cambiamento?
Era accaduto l’esatto contrario, nel 2013, quando una simile analisi dei tre insetticidi neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam) effettuata dall’EFSA – aveva rilevato un alto rischio per le api, nonché molte lacune per effettuare una corretta valutazione dei rischi – cosicché l’Unione europea ha sancito il divieto di usare i tre pesticidi nel conciare le sementi delle colture che attraggono le api.
Martin Dermine, coordinatore del progetto “miele d’ape”di PAN Europe spiega: “Nel 2013, la DG Sante ha fatto un passo positivo per una migliore protezione delle api e dell’ambiente in generale. Questa inversione di marcia non è accettabile. Anche calcolando tutti gli sviluppi negativi nell’ambito pesticidi da quando si è insediata la Commissione Juncker”.
Egli aggiunge che le specificità fisico-chimiche e tossicologiche del sulfoxaflor lo rendono un neonicotinoide, ma la Dow, grazie alla sua reputazione, è riuscita ad classificare la solfossimina come un insetticida semplice.
I neonicotinoidi, tra cui il sulfoxaflor, sono insetticidi ‘sistemici’, il che significa che vengono applicate alle piante, che vengono assorbiti e distribuiti in tutto l’impianto, compreso il polline e nettare. Come questi, il sulfoxaflor agisce negli insetti sul recettore nicotinico (nAChR)
La denuncia è stata presentata dal Coordinamento europeo per l’apicoltura, dall’Unione Nazionale Apicoltura Italiana (UNAAPI), e PAN Europe, citando la valutazione negativa dell’EFSA.
Gli Stati Uniti revocano la registrazione
La mossa segue una recente decisione della Corte Federale degli Stati Uniti che ha annullato la precedente registrazione del sulfoxaflor da parte dell’Environmental Protection Agency (EPA), citando una revisione inadeguata e viziata della scienza sulla tossicità della sostanza chimica per le api.
Nel 2013, in risposta alla registrazione iniziale del sulfoxaflor, gli apicoltori presentarono all’EPA una denuncia, affermando che l’insetticida mette in pericolo le api e l’apicoltura e che oltretutto le loro preoccupazioni non sono state adeguatamente prese in considerazione dall’EPA prima che la registrazione sia stata concessa.
Il 10 settembre 2015 la nona Corte d’Appello ha concluso che l’EPA ha violato la legge federale e le proprie regole quando ha approvato il sulfoxaflor senza studi attendibili per quanto riguarda l’impatto che l’insetticida avrebbe sulle colonie di api. Di conseguenza il sulfoxaflor non può più essere utilizzato negli Stati Uniti. Ricordiamo infatti che il sulfoxaflor è stato registrato negli Stati Uniti per l’uso su ortaggi, frutta, orzo, colza, soia, piante ornamentali, grano e altre colture.
Nonostante le paure di associazioni ambientaliste ed apicoltori, l’EPA ha respinto queste preoccupazioni, sottolineando la necessità dell’uso del sulfoxaflor per l’industria e agricoltura al fine di controllare gli insetti che non vengono più contenuti dalle tecnologie e dai pesticidi sempre più inefficaci.
Negli ultimi dieci anni le api negli Stati Uniti e in Europa hanno registrato perdite senza precedenti. Perdite attribuite al diffuso uso dei pesticidi, in particolare i neonicotinoidi che hanno guadagnato ampia diffusione proprio durante lo stesso periodo.
Negli Stati Uniti, agricoltori, apicoltori e gruppi ambientali, tra cui “Beyond pesticide”, hanno esortato l’EPA a seguire l’esempio dell’Unione europea e sospendere i pesticidi già presenti sul mercato che danneggiano le api.
Finora, l’EPA ha modificato le etichette dei prodotti contenenti neonicotinoidi per rendere più chiari i rischi per le api e ha proposto di mettere un divieto temporaneo per l’applicazione fogliare di questi pesticidi.
La situazione drammatica delle api è stata riconosciuta dall’amministrazione Obama, che da allora ha chiesto alle agenzie federali di trovare delle soluzioni per invertire e ripristinare le popolazioni degli impollinatori . Il rapporto federale, uscito a maggio 2015, delinea una serie di misure, tra cui l’istruzione e formazione agli operatori e la creazione di habitat, ma poco o niente viene indicato riguardo i pesticidi tossici per le api.
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