Non poteva che chiamarsi ‘Giocanellorto’ l’attività creata da Matteo Brunelli, 38 anni, che cogliendo la voglia di agricoltura degli italiani, decide di mettere a disposizione parte delle terre dell’azienda di famiglia a due passi da Cesena (Fc). E’ un’attività didattica, pur non essendo “fattoria didattica”, dove vengono coltivati orti per piacere e per fini sociali su circa 9 mila mq. Un’attività iniziata poco meno di due anni fa, dove a oggi sono stati realizzati 33 mini appezzamenti. Matteo, laureato in Economia e Commercio con specializzazione in marketing dei prodotti agroalimentari, oggi è un vero imprenditore agricolo: conduce un’azienda ad indirizzo orticolo e seminativo, dove si occupa non solo di processi produttivi ma anche, mettendo a frutto i sui studi, di marketing strategico.
Matteo Brunelli prepara il terreno per un piccolo orto da dare in affitto agli agricoltori per hobby
Come nasce ‘Giocanellorto’?
”Un po’ per gioco, appunto. Nella primavera 2013 alcuni amici mi chiesero di mettere a loro disposizione una parte dell’azienda per poter coltivare le verdure di stagione per avere il gusto dell’autoproduzione. Cosa che ho fatto e poi il passaparola ha fatto il resto”.
Un progetto per il quale ha messo ha frutto la sua esperienza nel settore?
”Certamente, sono figlio di commercianti di ortofrutta fresca, quindi sono sempre stato a contatto con la terra e le sue esigenze. Diciamo che fare l’agricoltore è stata una necessità dettata dai programmi di sviluppo commerciale dell’azienda nella quale sono entrato in pianta stabile nel 2005”.
Chi sono i vostri agricoltori?
”Spaziamo dai pensionati a coppie giovani con figli piccoli, ma anche vegani e vegetariani. Quanto all’età non abbiamo limiti, da una vegetariana di 22 anni ad un pensionato che ne ha 79. Coltivare un orto è un gioco, produrre il cibo che si mangia è un appagamento dei sensi; un messaggio che lancio e che viene recepito dal mio piccolo esercito di agricoltori armati di vanghe e rastrelli, a cui faccio conoscere gli aspetti tecnici e pratici di uno dei mestieri più belli del mondo”.
Che servizi offrite?
”Oltre al terreno tanta assistenza. Ho creato quattro diversi pacchetti che prevedono tutti un servizio base composto da attrezzi agricoli, vanga, zappa e rastrello e acqua fino a 5 metri cubi mensili, vale a dire 5 mila litri. Si parte dai 348 euro ai 528 euro e a seconda dell’abbonamento sottoscritto, che vale per un anno, offriamo un corso di aggiornamento o insegnamento delle attività a seconda dei livelli. Diamo anche la possibilità di acquistare sementi, piantine e tutto quanto il necessario”.
Un orto ‘fai da te’ che si fa più per passione o convenienza?
“Un bel mix, direi. La superficie offerta è di circa 63 mq in modo da soddisfare il consumo medio pro capite di ortofrutta per una famiglia di 3 persone. Facendo un rapido calcolo sui valori medi, i consumi pro capite di ortofrutta in Italia sono di 136 kg, vale a dire 373 grammi al giorno, per una spesa di 1,87 euro al chilo. Ogni nucleo composto da tre persone, secondo gli ultimi dati, consuma 408 kg e spende 762,96 euro l’anno e 2,07 al giorno. Con i nostri pacchetti invece si parte da 0,95 euro al giorno per arrivare ad un massimo di 1,45 euro”.
Che tipo di investimento richiede un’attività simile?
”L’investimento più importante è la mia manodopera e il tempo che dedico a creare tanti piccoli nuovi agricoltori, spero di rientrare di tutto in circa sette anni”.
Progetti per il futuro?
“Tantissimi e qualcuno sono riuscito già a realizzarlo. ‘Giocanellorto’ insieme ad un’azienda farmaceutica in provincia di Padova, ha sviluppato una piccola linea di prodotti cosmetici a base di verdure e piante officinali, dalle creme viso anti age e detox a bagni schiuma e saponi liquidi”.
Sabina Licci
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