L’avanzata dei prodotti privi di componenti animali emerge come il trend più rilevante del 2021, nell’ambito delle abitudini alimentari dei consumatori, secondo quanto emerso dall’undicesima edizione dell’Osservatorio Immagino.
In particolare, ai fini dell’indagine su tali categorie di prodotti, sono stati analizzati 89.399 prodotti del mondo alimentare e sono stati selezionati quelli che riportano in etichetta o sul packaging claim e loghi come “idoneo a uno stile di vita vegetariano”, “idoneo a uno stile di vita vegano”, “halal”, “kosher”, “biologico”. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati.
Sia a livello macro (veg), sia a livello di singoli claim (vegetariano, vegano), tale settore ha registrato ovunque vendite in crescita, trainate dal maggior utilizzo di queste indicazioni sulle etichette dei prodotti.
L’insieme dei prodotti vegetariani e vegani, il mondo “veg”, è rappresentato da una numerica di prodotti pari al 5,2%, che sviluppano un giro d’affari complessivo pari al 6,0% del totale alimentare.
In particolare, bevande di avena e di soia, latte di mandorla, snack dolci base cereali o base frutta sono state tra le categorie a maggiore crescita.

Il settore bio

Per quanto riguarda il claim “bio”, questo è stato rilevato su 8.255 prodotti, confermando di essere il più diffuso in questo fenomeno con il 9,2% di tutte le referenze monitorate dall’Osservatorio Immagino. Rispetto al 2020, spiega l’indagine, quest’ampio paniere ha perso il -1,3% delle vendite (ammontate a 1,1 miliardi di euro), principalmente a causa del taglio dell’offerta (-1,8%), mentre la domanda è lievemente cresciuta nel 2021 (+0,5%).
A crescere sono state le vendite di estrusi, salmone affumicato, cereali semplici per la prima colazione e bevande di avena, compensati, però, dal calo di quelle di composte di frutta spalmabili, farine, uova di galline allevate all’aperto e yogurt magro.

Gli “ingredienti benefici”

Quando si parla di abitudini alimentari e stili di vita, è interessante anche dare uno sguardo alle nuove tendenze. L’Osservatorio Immagino presenta un focus sui cosiddetti “ingredienti benefici”, ossia sui prodotti che evidenziano in etichetta componenti come “mandorla”, “mirtillo”, “avena”. Un paniere che nel 2021 ha aumentato le vendite del +3,1% su base annua, superando gli 1,4 miliardi di euro di sell-out tra supermercati e ipermercati.
Quello dei “superfruit” è il mondo più affollato in termini di referenze (3,0% del totale) e anche il più importante in termini di incassi.
La “mandorla” ha visto aumentare le vendite del +7,2%, arrivando a oltre 376 milioni di euro. A crescere è stato anche il sell-out dei prodotti che utilizzano come ingrediente i “mirtilli”, che ha raggiunto oltre 204 milioni di euro.
Ad accrescere le vendite sono state, in particolare, alcune categorie di prodotti, come yogurt funzionale delattosato, mini gelati multipack, snack dolci base cereale, nettari (bottiglie di vetro<=20 cl) e yogurt magro alla frutta. In crescita anche prodotti contenenti “cocco” e l’avocado.

Fonte: Newsletter progetto ” ANTEA – Blockchain per la tracciabilità dei prodotti alimentari

 
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