Dopo l’annuncio da parte del ministero delle Politiche Agricole del primo sistema pubblico di riconoscimento delle mense biologiche scolastiche certificate, AIAB si dice soddisfatta per il passo avanti, ma allo stesso tempo esprime perplessità.
“Non basta fare una legge per cambiare la realtà” dice Vincenzo Vizioli, presidente di AIAB. “Bisogna fornire anche gli strumenti giusti per applicarla e renderla operativa”.
Ciò che più preme ad AIAB è che venga individuato l’ente che faccia da collegamento tra le aziende produttrici e la ristorazione collettiva e che garantisca davvero filiera corta e sostenibilità.
“Questo ente dovrebbe, da solo o insieme alle Regioni, monitorare le produzioni e presentare un paniere di prodotti del territorio nonché impostare una programmazione a lungo termine per rifornire le mense”.
AIAB dal canto suo ha già fatto questa operazione in Lombardia e sarebbe pronta a riproporla in altre regioni italiane.
“Mi auguro di cuore – dice Vizioli – che questo annuncio fatto dal ministero e che prevede l’operatività delle mense bio già dal prossimo anno scolastico, non abbia solamente finalità elettorali. Sappiamo che la strada da fare è ancora lunga e richiede un grande impegno perché deve essere costruita su un patto di alleanza, facilitato dalle Istituzioni, tra chi produce sul territorio e chi consuma”.
La giusta ricetta? Preparazione, conoscenza, organizzazione, programmazione. In una parola, governance. “AIAB è l’unico ente in Italia – conclude Vizioli – in grado di lavorare seriamente su questo. Rimaniamo in attesa che il ministero faccia il prossimo passo per dare realmente corpo e gambe alla legge. In caso contrario anche quest’ultimo annuncio rimarrà pura e semplice utopia”.
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