“Siamo soddisfatti dell’esplicito richiamo all’importanza dell’agricoltura biologica da parte del presidente del Consiglio Conte, ma le intenzioni e i buoni propositi vanno concretizzati. E noi stiamo aspettando da tempo”.
AIAB risponde così all’articolato discorso che Conte ha tenuto al villaggio Coldiretti di Bologna nel quale ha parlato espressamente della necessità di incrementare il biologico, proteggendo l’ambiente, il terreno e la biodiversità e iniziando seriamente la transizione ecologica.
“Abbiamo letto con piacere – dice il presidente di AIAB Antonio Corbari – che anche il figlio dodicenne del presidente Conte è sceso in piazza venerdì scorso, insieme ad altre migliaia di persone. Non dimentichiamoci però che l’agricoltura biologica è tra i principali fattori di contrasto ai cambiamenti climatici. Il governo deve allora esprimere con urgenza una posizione chiara sulla riforma della PAC che metta al centro il contrasto ai cambiamenti climatici spostando la produzione biologica sul primo pilastro”.
Ma ci sono altri dossier di importanza strategica ancora aperti su cui i produttori chiedono risposte inspiegabilmente tenute ferme nei cassetti del Ministero.
Tra questi, la modifica del decreto rotazioni, come già discusso e concordato al tavolo tecnico e con il Vice Ministro del precedente governo Manzato, e dal quale va semplicemente eliminata la formula “colture principali” sostituendola con la corretta dicitura iniziale di  “cicli colturali” che comprendono sovesci, consociazioni e colture di secondo raccolto che fanno parte delle buone pratiche del biologico; la revisione del decreto controlli la cui applicazione ha mostrato solo il lato punitivo e non una vera riorganizzazione del sistema; il problema “fosfiti”, che va affrontato con decisione, a partire dall’eliminazione dal “registro dei prodotti consentiti in agricoltura biologica” di quei fertilizzanti che li contengono come indicato proprio dallo studio del CREA dal titolo “Biofosf”; lo sblocco delle assegnazioni dei bandi di ricerca del 2018 e una definitiva chiarezza sulle linee di ricerca dei nuovi bandi stabilendo criteri di assegnazione certi e chiari.
“Siamo certi – conclude Corbari – che in virtù dei propositi espressi dal presidente del consiglio di lanciare un nuovo Green New Deal, il nuovo governo, in primo luogo la ministra Bellanova, vorrà prendere seriamente in considerazione le nostre richieste. Magari considerandoci interlocutori privilegiati, visto che AIAB, più di ogni altra associazione in Italia, da 30 anni promuove, valorizza, difende e diffonde il metodo biologico”.