Recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elaborato le nuove linee-guida per proteggere i bambini dal marketing alimentare malsano. Si tratta di una serie di criteri nutrizionali che permettono di classificare i prodotti alimentari per determinare se sono sufficientemente sani da essere pubblicizzati per i bambini.
Come spiegato dall’OMS, tale modello di profilo nutrizionale può essere utilizzato dai decision-makers per “sviluppare politiche per migliorare la qualità nutrizionale complessiva delle diete e per sostenere iniziative di monitoraggio, riducendo così la pressione sui bambini e garantendo la promozione di diete più sane per ridurre i rischi di malattie non trasmissibili”.

Gli snack cosiddetti “salutari” lo sono davvero?

Secondo l’OMS “le diete malsane sono una delle principali cause di morbilità e mortalità nella regione europea e hanno un impatto significativo sui livelli di obesità e sovrappeso. In 46 dei 53 Paesi della Regione, oltre il 50% della popolazione e 1 bambino su 3 convive con il sovrappeso o l’obesità”. Il rischio è che poi l’obesità infantile si trascini fino all’età adulta, aumentando il rischio di sviluppare diabete, cancro e altre malattie non trasmissibili.

Nella sola Regione Europea – spiega l’OMS – le diete malsane causano più di 1 milione di morti ogni anno.
Da qui la necessità di intervenire per tutelare la salute dei più piccoli, proteggendoli dall’esposizione a questo tipo di pubblicità. I bambini e gli adolescenti, infatti, sono particolarmente vulnerabili al marketing alimentare non etico, proposto attraverso diversi canali, dalla televisione ai videogiochi online ai social media.

Per questo motivo l’OMS ritiene fondamentale l’utilizzo di linee guida complete e chiare sui tipi di prodotti alimentari che possono essere oggetto di promozione e marketing diretto ai bambini.
“Vi sono molti marchi di alimenti e bevande che promuovono i loro prodotti malsani ai bambini. Vediamo approcci di autoregolamentazione in molti Paesi, che si sono dimostrati inefficienti nel proteggere i bambini dall’esposizione a questo tipo di marketing”, afferma il dottor Kremlin Wickramasinghe, capo ad interim dell’Ufficio europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili dell’OMS Malattie (Ufficio NCD). L’ufficio NCD, inoltre, ha realizzato uno strumento che analizza le informazioni sulle confezioni dei prodotti alimentari per l’nfanzia destinati a bambini fino a 3 anni. Tale strumento consente di valutare non solo i nutrienti presenti negli alimenti, ma anche le tecniche di promozione utilizzate dai produttori.

Sappiamo tutti quanto il cibo industriale contenga sostanze eccessivamente edulcorate che creano dipendenza e quanto questo abbia un effetto deleterio sui bambini. E’ dunque importante, per tutelare la salute dei più piccoli, abituarli sin da piccoli ad un tipo di alimentazione sana e semplice, costituita da prodotti biologici, possibilmente locali e stagionali, senza aggiunta di sali o zuccheri.

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