In questa newsletter parleremo dei controlli effettuati sui prodotti che arrivano sulle nostre tavole. Questi, infatti, vengono sottoposti a un sistema di controlli articolato, in cui operano sia le aziende che li producono e distribuiscono, sia le varie autorità sanitarie preposte per legge
Ne parla il sito web www.Rischialimentari.it, realizzato dal Laboratorio comunicazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), in collaborazione con l’Ufficio 3 della Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute (DGOCTS) del Ministero della Salute, Focal point italiano di EFSA.
In particolare, il sito presenta una serie di approfondimenti sul rischio sanitario legato al cibo, sulle buone pratiche da adottare nella vita quotidiana per cercare di ridurre questi rischi e fornisce una panoramica sul sistema dei controlli che vengono effettuati sugli alimenti.

 

 

I controlli degli Operatori del Settore Alimentare

Un ruolo importante nel sistema dei controlli sugli alimenti è ricoperto dagli Operatori del Settore Alimentare (OSA), i quali – si legge nell’approfondimento dedicato – “sono obbligati per legge ad effettuare verifiche periodiche sui loro prodotti o processi di trasformazione, in base alle caratteristiche degli alimenti e sulla base di valutazioni del rischio di tali cibi”.
Gli OSA devono predisporre, infatti, un manuale di autocontrollo ed un piano HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), da attuare, verificare e documentare al fine di garantire la sicurezza e l’integrità degli alimenti. Attività che “permettono alle aziende alimentari di monitorare e risolvere in autonomia le non conformità nell’ambito delle proprie produzioni alimentari, attraverso il miglioramento continuo dei processi aziendali e dei protocolli di controllo dei rischi microbiologici e chimici”.

I controlli ufficiali

I controlli ufficiali degli alimenti, invece, sono “l’insieme delle attività finalizzate a garantire la conformità e la salubrità dei prodotti alimentari in relazione a quanto disposto dalla normativa”. Queste coinvolgono tutta la filiera di produzione degli alimenti: dai controlli sulle materie prime e le verifiche negli allevamenti ai processi di lavorazione dei prodotti in azienda, fino alla fase di distribuzione all’ingrosso e al dettaglio”.
In particolare – spiega l’approfondimento – i controlli ufficiali si basano su piani nazionali gestiti dal Ministero della Salute, e coordinati dalle Regioni a livello locale, e sulle ispezioni igienico-sanitarie nelle aziende operate da diverse autorità sanitarie competenti. Tra queste le ASL, i NAS dei Carabinieri, i Posti di controllo frontalieri (PCF), gli Uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC).In caso di campioni non conformi alle caratteristiche di sicurezza richieste, vengono attivate tutte le azioni utili al fine di tutelare i consumatori e la salute pubblica.

 

Ritiri e richiami

In seguito a controlli ufficiali, attività di autocontrollo oppure a segnalazioni dei consumatori o a episodi di infezioni o intossicazione di origine alimentare, potrebbero partire le allerte alimentari. Vengono effettuate, quindi, delle analisi di laboratorio sugli alimenti per verificare la presenza e la quantità di sostanze e microrganismi nocivi per la salute. In Italia – si legge nell’approfondimento – quando viene accertata una positività, le aziende produttrici possono intervenire in due modi:

  • ritiro: “interrompendo la commercializzazione dei lotti che contengono i prodotti pericolosi lungo la filiera distributiva, se questi ultimi non sono ancora stati posti sugli scaffali e venduti al consumatore”;
  • richiamo,se i prodotti pericolosi hanno già raggiunto gli scaffali dei punti vendita e sono stati venduti; in questo caso si comunicano le informazioni per identificare eventuali prodotti già acquistati da non consumare, tramite cartelli esposti nei punti vendita e avvisi pubblicati sui siti web delle aziende produttrici e della grande distribuzione”.

 

Scarica la Newlsletter ANTEA in pdf

ANTEA – Blockchain per la tracciabilità dei prodotti alimentari – Progetto realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Avviso n.2/2020 PER IL FINANZIAMENTO DI INIZIATIVE E PROGETTI DI RILEVANZA NAZIONALE AI SENSI DELL’ARTICOLO 72 DEL D.LGS LEGISLATIVO 3 LUGLIO 2017, N. 117. – ANNO 2021 – Scorrimento graduatoria Decreto direttoriale n. 266 del 24 giugno 2021