Sono circa 37 milioni gli ettari coltivati o destinati all’allevamento biologico in 162 Paesi del mondo. In Italia sono circa 1,3 milioni gli ettari destinati alla produzione biologica con la Calabria, terra a forte vocazione agricola, al secondo posto per produzione bio.
Il dato emerge dal volume edito da Edagricole “ebuonaterrasia”, a cura di Maurizio Agostino, che vanta la collaborazione di produttori, docenti universitari e tecnici del settore. Una pubblicazione utile agli imprenditori agricoli, a chi già si occupa di biologico, ma anche al cittadino per scoprire potenzialità, normative e stato dell’arte dell’agricoltura bio in Calabria.
Il volume, è stato presentato nei giorni scorsi all’Enoteca Regionale di Cosenza in un evento organizzato dalla Abc, (Associazione Agricoltura Biologica in Calabria ) che ha visto la partecipazione di imprenditori agrobiologici, rappresentanti di organizzazioni economiche e di associazioni nonché del mondo della politica (erano presenti tra gli altri Giuseppe Perri dell’Adaf, Giovanni Anania , docente di Economia Politica Unical, Michele Monti docente di Agronomia Unirc e l’imprenditrice agricola Adriana Toman), che si sono confrontati sul variegato mondo del biologico calabrese, oggi vera e straordinaria opportunità per l’intero sistema agricolo regionale.
Agricoltura Bio”Nel 1993 erano 193 le aziende che producevano Bio – ha spiegato Maurizio D’Agostino – oggi sono quasi 7 mila.” In pratica, circa un quarto della superficie agricola calabrese è coltivata utilizzando un sistema di gestione sostenibile. Con questo dato, le colture biologiche di Calabria incidono per oltre il 10% sulle complessive coltivazioni biolofiche italiane. “Tra la produzione bio – commenta ancora Maurizio Agostino – spicca la preponderanza dei settori olivicolo ed agrumicolo, con un’incidenza rispettivamente del 37% e del 7%. Non trascurabile anche la percentuale delle coltivazioni destinate a frutta e orticoltura, intorno al 3%.”
Agricoltura BioPer il dirigente del dipartimento agricoltura della Regione Calabria, Giovanni Aramini “l’agricoltura biologia rappresenta una straordinaria opportunità per l’intero sistema agricolo regionale e l’amministrazione pubblica deve saper cogliere tale opportunità attraverso la valorizzazione commerciale delle produzioni biologiche calabresi”. Un invito raccolto dal consigliere regionale Mauro D’Acri che ha puntato l’attenzione sul Piano di Sviluppo rurale che la Regione Calabria sta approntando, sostenendo “l’impegno del Presidente Oliverio per valorizzare l’intero comparto”. Tutti d’accordo, insomma, nel sostenere quanto oggi sia necessario puntare su un maggiore controllo da parte dell’Amministrazione regionale per il rafforzamento della credibilità e dell’immagine dei prodotti bio calabesi. Rideterminare, insomma, una vera identità dell’agricoltura biologica di Calabria a cui si ispira lo stesso volume “ebuonaterrasia”. Una pubblicazione a cui ne seguiranno altre.
“Abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione con l’Associazione Abc che sicuramente ci vedrà impegnati nella pubblicazione di altri volumi ” – ha commentato il Direttore di Edagricole, Eugenio Occhialini sottolineando l’attenzione che l’importante casa editrice, marchio leader nell’informazione del settore agroalimentare, ha nei confronti della Calabria, terra dalle mille potenzialità.
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