Associazione ABC – Agricoltura Biologica Calabria, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica Calabria, Forum Agricoltura Sociale Calabria e Associazione Punta Stilo lanciano un appello alla regione Calabria per sbloccare i bandi per tante aziende in attesa.
“Nel 2018 – si legge nell’appello – è terminato il programma di aiuti diretti al reddito degli agricoltori biologici previsto dalla Misura 214 del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Calabria. Questa misura coinvolge oltre 4 mila aziende, cioè la metà del biologico calabrese, che ad oggi detiene il primato in Italia per numero di operatori sottoposi al regime di controllo e certificazione delle produzioni di cui al Reg. Ce 834/07.Di fronte a questo avvenimento, di gran lunga prevedibile, ci si aspetterebbe che la Regione abbia programmato uno stanziamento di fondi per dar vita nel 2019 ad un nuovo bando, in grado di dare continuità al regime di aiuti per i prossimi anni.
Siamo oltre la metà del mese di febbraio e non ci sono su questo argomento prese di posizione ufficiali da parte del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria. Anzi vi sono voci insistenti che lasciano presagire il non luogo a procedere ad emanare un nuovo bando, eventualità gravissima, perché metterebbe a dura prova un settore vitale e di eccellenza dell’intera agricoltura calabrese. Tanto più perché verrebbero meno preziose risorse economiche a favore delle aziende agricole maggiormente colpite dai recenti eventi climatici, in una annata agraria assolutamente da dimenticare per produzioni di punta come l’olio di oliva e gli agrumi (clementine in particolare). Siamo quindi a chiedere sia fatta chiarezza su questo argomento.
La Regione Calabria deve dare indicazioni chiare sulle risorse economiche disponibili, destinate al sostegno dell’agricoltura biologica, perché non è pensabile che vengano meno i livelli di sostegno alle unità produttive maggiormente impegnate a difesa dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica.
Chiediamo che su questo argomento sia convocato al più presto un incontro che coinvolga anche le associazioni dei produttori biologici e che si apra un confronto aperto e partecipato sul destino dell’agricoltura biologica in Calabria”.
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