Oggi la Commissione UE riceverà dall’Italia un deludente PNRR per la transizione ecologica dell’agricoltura mentre il “Trilogo UE” si riunisce per decidere la nuova “architettura verde” della PAC post 2022. La Coalizione #CambiamoAgricoltura chiede alla Commissione Agricoltura della Camera garanzie per un Piano Strategico Nazionale (PSN) in grado di colmare le lacune del PNRR e scrive ai Ministri Patuanelli e Cingolani per una trasparenza e condivisione delle regole nella redazione del PSN.

Mentre si svolge oggi un’altra importante riunione del Trilogo UE (Consiglio, Commissione e Parlamento) per il negoziato in corso sulla riforma della PAC post 2022 la Commissione UE riceve dal Governo italiano un Piano Nazionale Ripartenza e Resilienza (PNRR) che ignora la transizione ecologica della nostra agricoltura. Per la Coalizione #CambiamoAgricoltura il PNRR è una clamorosa occasione persa per rendere la nostra agricoltura davvero sostenibile, non citando mai l’agroecologia e la priorità dell’agricoltura biologica. Per questo il Piano Strategico Nazionale della PAC post 2022 assume una maggiore importanza dovendo fissare obiettivi ambientali più ambiziosi in grado di colmare le gravi lacune presenti nel PNRR. Nel frattempo il Trilogo UE decide la futura “architettura verde” della PAC, fondamentale per allineare il principale strumento finanziario per l’agricoltura europea al Green Deal. Sono oggi in discussione le regole per gli ecoschemi con la percentuale minima di fondi da assegnare per gli interventi a favore dell’ambiente e il clima, l’utilizzo dei fondi non spesi da destinare ad altri pagamenti diretti o il trasferimento allo Sviluppo Rurale. Il Consiglio UE AgriFish ha proposto la soglia minima del 20% dei fondi del primo pilastro per gli ecoschemi, mentre il Parlamento ha indicato il 30%. La Coalizione #CambiamoAgricoltura auspica una decisione lungimirante che assicuri adeguate risorse per la transizione ecologica e chiede una quota di spesa minima per l’ambiente non inferiore al 30% per il primo pilastro dei pagamenti diretti da prevedere anche nel secondo pilastro della PAC per lo Sviluppo Rurale.
Altri temi all’ordine del giorno nel negoziato per la futura PAC saranno le regole della condizionalità, il monitoraggio degli interventi per il clima e la biodiversità, gli elementi da includere per il calcolo della percentuale minima di aree destinate alla conservazione della natura nelle aziende agricole e le regole per i pagamenti accoppiati alle produzioni ritenute più a rischio. La Coalizione #CambiamoAgricoltura ha accolto con soddisfazione la dichiarazione del Ministro Stefano Patuanelli, in occasione dell’ultimo Consiglio europeo dei Ministri dell’agricoltura che si è svolto online all’inizio di questa settimana, favorevole ad una percentuale superiore al 20% delle risorse del primo pilastro della PAC per gli ecoschemi. Le parole del Ministro Patuanelli sono in evidente discontinuità rispetto al passato, quando l’Italia era ferma su posizioni conservatrici in aperta opposizione alla transizione ecologica. Per la Coalizione #CambiamoAgricoltura si tratta di un passo nella giusta direzione ma sarà necessario più coraggio ed ambizione nella redazione del Piano Strategico Nazionale della PAC post 2022 per vincere le sfide ambientali globali dell’agricoltura, come arrestare la perdita di biodiversità e mitigare i cambiamenti climatici.
Una posizione che la Coalizione #CambiamoAgricoltura ha ribadito anche in occasione dell’audizione del 28 aprile scorso davanti alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati dedicata proprio alla redazione del Piano Strategico nazionale (PSN) della PAC post 2022. Per le Associazioni di #CambiamoAgricoltura la parola d’ordine del PSN dovrà essere “coerenza”, con gli obiettivi delle due Strategie UE Farm to Fork e Biodiversità 2030 e con le raccomandazioni già inviate dalla Commissione Europea al nostro Paese per la redazione dello strumento di programmazione degli oltre 50 miliardi, da spendere entro il 2027, in linea con il Green Deal europeo. Coerenza e trasparenza sono state chieste anche sulla metodologia di lavoro del tavolo di partenariato annunciato il 19 aprile scorso dal Ministro Patuanelli per la redazione del PSN. Per #CambiamoAgricoltura dovrà essere garantita la massima partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati con tempi adeguati per la consultazione dei documenti e la presentazione di osservazioni e proposte.
Le stesse garanzie sono state richieste dalla Coalizione #CambiamoAgricoltura con una lettera diretta al Ministro Patuanelli nella quale si auspica una consultazione preventiva con tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici sulle regole e la metodologia di lavoro del tavolo di partenariato, che saranno formalizzate con un Decreto ministeriale.
La Coalizione #CambiamoAgricoltura ha inviato una lettera anche al Ministro della Transizione Ecologica, Cingolani, per sollecitare una maggiore collaborazione tra i Ministeri e le Regioni per definire il ruolo che il PSN della PAC post 2022 dovrà avere per gestire le sfide ambientali globali e nazionali e raggiungere gli obiettivi indicati dalle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, in relazione anche alla scarsa attenzione per questi temi nel Piano Nazionale Ripartenza e Resilienza (PNRR) presentato questa settimana al Parlamento dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ed inviato oggi a Bruxelles.

CambiamoAgricoltura è una coalizione nata nel 2017 per chiede una riforma della PAC che tuteli tutti gli agricoltori, I cittadini e l’ambiente. Sostenuta da oltre 70 sigle della società civile è coordinata da un gruppo di lavoro che comprende le maggiori associazioni italiane del mondo ambientalista del biologico e dei consumatori (Associazione Consumatori ACU, Accademia Kronos Onlus, AIDA, AIAB, Associazione Italiana Biodinamica,CIWF Italia Onlus, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e WWF Italia). E’ inoltre supportata dal prezioso contributo di Fondazione Cariplo.