AIAB si unisce alla celebrazione della Giornata della Terra 2024, un’occasione per richiamare l’attenzione di tutti a riconoscere i valori non negoziabili delle risorse
naturali che abbiamo ricevuto in dono e che violiamo sistematicamente nel nostro agire quotidiano.
L’agricoltura biologica, che AIAB promuove dalla sua costituzione, è metodo e processo di produzione, certficato, per produrre cibo nel rispetto dei principi di benessere, ecologia, equità e precauzione; un modello di produzione e consumo che promuove un cambiamento di sistema e coinvolge tutta la comunità: produttori e consumatori, operatori economici, amministratori e associazioni.
In questi ultimi mesi a tutti i livelli, i valori non negoziabili e i principi dell’agricoltura biologica sono stati violati e calpestati dai decisori politici europei e nazionali, alla
ricerca di un consenso da parte di produttori agricoli schiavi di un’agro-industria che li usa come un qualsiasi mezzo di produzione a cui chiedere massimo rendimento pagando sempre meno.
Una realtà economica che ignora (o fa finta di farlo) la gravità della perdita sistematica di fertilità dei suoli e di biodiversità (con lo sdoganamento di OGM e
NGT), che produce cibo spazzatura inquinando le acque e i mari arrivando a generare subdole patologie nell’avifauna quali le plasticosi. E che, soprattutto, ignora
quale sia il vero costo del cibo.
Nel frattempo siamo tutti anestetizzati da un’agricoltura industriale, che usa pesticidi e veleni, esaurisce le risorse naturali e distrugge la variabilità genetica della vegetazione spontanea. Convinti che non ci sia una valida alternativa a tutto questo.
Ma è proprio questo l’errore. Inutile cercare soluzioni negli isterismi dell’eco-ansia o del negazionismo di un problema oggettivo. E’ l’agricoltura biologica il nucleo generatore del cambiamento. C’è molto da fare in ricerca e trasferimento dell’innovazione e il nostro impegno, ribadito in questa Giornata in cui si celebra la
Terra, parte da qui.