Il vertice di AIAB ha un volto nuovo: Giuseppe Romano, classe 1979, agronomo, da tempo attivo nel settore, raccoglie il testimone da Antonio Corbari.
Il neopresidente ha iniziato la sua collaborazione con AIAB nel 2008 come volontario nel Servizio civile Universale, una scelta di impegno etico e professionale che l’ha portato, nel corso delle attività svolte con AIAB, a maturare grande sensibilità e profonda conoscenza del mondo del biologico. Giuseppe Romano porta in AIAB importanti esperienze professionali nel sistema dei controlli in agricoltura biologica, attività di consulenza, assistenza tecnica, docenza e tanta energia da dedicare al bio. E’ stato a fianco del Presidente Corbari con cui ha organizzato iniziative ed eventi.
“Il mio percorso professionale – dichiara – è nato e cresciuto nel biologico. Anche quando mi sono confrontato con altre realtà agricole il biologico è stato un obiettivo a cui tendere che non mi ha mai abbandonato. Credo che il bio sia molto più di un metodo di coltivazione. E’ uno stile di vita, una visione del mondo. Significa scegliere da che parte stare”.
La convergenza del Consiglio direttivo di AIAB sul nome di Giuseppe Romano cade in un momento in cui nel settore del bio e attorno ad esso accadono molte cose e molte verranno decise nei prossimi mesi, quindi la presenza di un AIAB con una voce forte è essenziale .
“Abbiamo vinto molte battaglie – dice Romano delegato in questi anni a partecipare per AIAB ai tavoli in cui si discutono le politiche agricole – e siamo usciti dalla nicchia in cui eravamo relegati, ma la strada che ci attende non è in discesa. L’Europa che abbiamo davanti è madre e matrigna, che approva la strategia F2F e poi spinge attraverso la PAC per lo sdoganamento delle NBT (New Breeding Techniques). In Italia invece si parla di transizione ecologica senza considerare il biologico, che è a mala pena citato nel Piano Strategico Nazionale. Insomma mentre nelle politiche italiane ed europee la schizofrenia sembra regnare sovrana, AIAB mantiene dritta la rotta e sa quello che deve fare per la tutela del biologico a garanzia dei consumatori, dei produttori e dell’ambiente. Noi, come sempre, ce la metteremo tutta”.
La presidenza di Giuseppe Romano si svolgerà in assoluta continuità. L’Ufficio di Presidenza mantiene la collaborazione dei vicepresidenti Monica Coletta e Luis Urra nonché di Antonio Corbari che rimane attivo come membro laico del consiglio direttivo.
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