Si è svolto lo scorso 29 ottobre una riunione del gruppo di interesse degli agricoltori bio europei, in seno a IFOAM, per fare il punto sulla definizione dei Piani nazionali per la PAC e per elaborare un documento da presentare alla Commissione con la situazione dei vari Stati membri.
La strategia adottata da IFOAM è stata quella di suddividere le varie situazioni degli Stati membri in 3 colori: verde, (tutto ok,) arancio, (alcune criticità), rosso, (situazione molto critica). Ogni gruppo o persona ha analizzato la situazione del suo paese in base a questa scala di colori.
“Abbiamo ragionato su 3 elementi”, dice Alessandro Triantafyllidis che per AIAB ha partecipato all’incontro: “gli obiettivi che il Piano Nazionale recepisce per il bio; il budget allocato al bio e il coinvolgimento delle associazioni del bio nel Piano Nazionale. Per l’Italia luce verde sull’obiettivo SAU (siamo tra i più virtuosi in Europa); Arancio per il coinvolgimento del mondo del bio nelle decisioni politiche: anche se siamo coinvolti nel partenariato, non sediamo al tavolo dei decisori; luce rossa, infine, per la questione del budget su cui il nostro paese non si è ancora espresso. L’unica magra consolazione è che siamo in buona compagnia perché nella maggior parte dei paesi il budget non è ancora stato definito”.
I Piani Nazionali dovranno essere presentati a Bruxelles il 1 gennaio 2022, anche se incompleti, perché poi la Commissione avrà un anno di tempo per lavorarci fino al gennaio 2023 quando entrerà in vigore la nuova PAC.
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