Più di 44 mila visitatori, è questa la cifra del Biofach 2015 appeno conclusosi, il consueto appuntamento che si svolge a Norimberga quest’anno a visto una folta ed interessata platea di visitatori (professionisti del settore e non) accorsi alla fiera con ben 2348 espositori.
Questa edizione della fiera ha visto, tra i partecipanti numerosi italiani; l’Italia “biologica” è in continua crescita nonostante la crisi ed è un vero e proprio volano per l’economia del nostro Paese, che potrebbe riuscire a trasportarci verso lidi economici migliori. Il nostro bel paese si posiziona tra i primi undici paesi del mondo che dedicano più del 10% dei propri terreni coltivabili all’agricoltura biologica.
Da questo ultimo incontro internazionale si sono “messi in piazza” diverse tematiche alcune già risolte, altre da potenziare altre ancora da sviluppare. Tra queste spicca la reperibilità dei prodotti biologici e o loro competitività (a livello di costi) rispetto ai prodotti “convenzionali”, altra tematica affrontata è la promozione del biologico italiano che deve “battersi” contro la Germania, il suo concorrente più forte, nonché consumatore più valido.
Infine, ma non meno importante il futuro del biologico: per molti esperti del settore è una risposta ardua da dare, il biologico è minacciato già a partire dalla produzione e dalla disponibilità delle materie prime. Si prevede un calo di fiducia nelle materie prime impiegate nel biologico, dato che per ragioni climatiche potrebbero provenire sempre più di frequente dall’estero anziché dall’Italia. Non è dunque possibile fare previsioni.
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