Vicino al Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro nel cortile dell’Istituto Tecnico Agrario Vittorio Emanuele II domenica 26 Novembre 2017 ritorna il consueto appuntamento con la Biodomenica organizzato da AIAB Calabria.
Dalle ore 8:30 alle ore 15:00 i produttori biologici calabresi promuoveranno e commercializzeranno le eccellenze bio della regione. L’obiettivo dell’evento è di promuovere l’economia sostenibile in Calabria, attraverso una mostra mercato delle eccellenze biologiche rappresentative della regione, facendo emergere lo sforzo di quanti, operando nel settore, mantengono in vita prodotti agroalimentari esclusivi, ecotipi vegetali e razze animali autoctone, ma anche tecniche di lavorazione e di trasformazione antiche, in quanto ereditate dalla cultura tradizionale.
L’evento sarà inoltre arricchito da momenti ludico-ricreativi dedicati ai più piccoli allestendo laboratori didattici sulla biodiversità per far conoscere l’importanza della biodiversità calabrese, e laboratori didattici sulla realizzazione del lievito madre fatto attraverso grani antichi.
Per AIAB la Biodomenica è un appuntamento storico dedicato ai prodotti coltivati con i metodi dell’agricoltura biologica: non è semplicemente un mercato di prodotti tipici ma un occasione per conoscere le priorità del settore e le tematiche più attuali, quali l’attenzione della politica, la vigilanza contro truffe e malaffare, i fondi alla ricerca ed il sostegno alla formazione stili di vita e tendenze alimentari che pongono in primo piano il rispetto del nostro territorio e la riscoperta della sua millenaria vocazione agricola. Un’occasione importante d’incontro tra produttori, cittadini, associazioni, istituzioni, consumatori e coloro che hanno contribuito in tutti questi anni a rendere l’agricoltura biologica una realtà in crescita e in controtendenza rispetto alla crisi dei consumi alimentari, capace di attrarre ogni anno sempre più persone verso alimenti più sicuri, di qualità, locali e sostenibili.
I consumatori sono sempre più consapevoli che può esserci un’agricoltura senza pesticidi e glifosato. E che questa è l’agricoltura biologica. Dopo la pubblicazione dei dati Ispra sui pesticidi che stanno avvelenando le nostre acque e soprattutto dopo l’allarme pesticidi nelle uova e in altri alimenti, si è riacceso il dibattito sui metodi agricoli e sull’inquinamento che questi producono. La crescita del settore biologico pone di fronte a sfide e preoccupazioni. A fronte di questo successo, il settore sconta anche l’interesse di alcuni speculatori malintenzionati con cui il sistema di imprese, di garanzia, di repressione e istituzionale è chiamato a confrontarsi con rigore, efficacia e determinazione. Anche l’impennata dei consumi di prodotti bio rende sempre più chiaro che l’utilizzo di pesticidi oggi è considerato una modalità di produzione vecchia, in tutte le produzioni agroalimentari: crescite a ritmi di incremento a due cifre a fronte del boom di vendite nella GDO (+15,2% nel primo semestre 2017 dopo il +20% nel 2016, secondo Ismea-Nielsen), con un giro d’affari che ha quasi sfiorato i 5 miliardi di euro, di cui il 40% generati dalle vendite all’estero, secondo le ultime stime della Fondazione di ricerca Firab.
Nelle immagini alcuni momenti dei precedenti appuntamenti della Biodomenica durante diversi anni.
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