Non c’è niente da fare: i gusti cambiano nel tempo, anche quelli alimentari! Un maggior scambio tra culture differenti, una maggior ricercatezza in cucina, una più diffusa informazione sul potere nutrizionale di ciò che si mangia sono alcuni dei fattori che hanno favorito l’introduzione nella dieta odierna di alimenti nuovi, quali la quinoa, il latte di soia, il tofu. Ispirata da questo mutamento, un’organizzazione australiana che si occupa di educazione alimentare, la Nutrition Australia, ha deciso di aggiornare la classica piramide alimentare, con lo scopo di rendere la gente più consapevole delle proprie scelte alimentari e meno soggetta alle troppo spesso fuorvianti tendenze modaiole.
La nuova piramide si fonda (primo e secondo livello a partire dal basso) sul consumo di abbondanti quantità di frutta, verdura, cereali e legumi, tutti prodotti di derivazione vegetale che abbracciano circa il 70% della dieta giornaliera. Tra i cereali, quelli integrali (riso integrale, prodotti di avena e quinoa) sono da preferire a quelli raffinati insieme alle varianti integrali di pane, pasta, biscotti secchi e prodotti ai cereali.
La quantità di carne rossa da assumere è più ridotta. Infatti, occupa il terzo livello insieme ad altri prodotti di origine animale, come carne magra, pesce, pollame e uova e ad alternative offerte dal mondo delle piante, tra cui noci, semi e tofu. Questi alimenti, in base a quanto riportato dall’Associazione, rappresentano le principali fonti di proteine e forniscono una miscela unica di nutrienti importanti, tra cui iodio, ferro, zinco, vitamine B12 e grassi insaturi.
Nello stesso livello rientrano anche il latte vaccino, lo yoghurt e i formaggi presenti già nella vecchia piramide alimentare che apportano soprattutto calcio e proteine. A questi prodotti di derivazione animale di cui si fa largo consumo, questa nuova versione della piramide, però, offre opzioni vegetali come il latte di soia, di riso e di cereali che possiedono almeno 100 mg di calcio ogni 100 mL.
Sulla cima della struttura si posizionano i grassi insaturi, nutrienti fondamentali per salvaguardare la salute del sistema cardiovascolare e del cervello. “Bisognerebbe optare, in base a quanto è riportato dall’Associazione, per i grassi monoinsaturi e poliinsaturi non raffinati che derivano dal mondo vegetale piuttosto che per quelli saturi e trans-insaturi”. L’olio extra-vergine di oliva, l’olio di semi e le noci sono, infatti, tra le fonti d’elezione di questa classe di acidi grassi.
Grassi, oli e zuccheri aggiunti, tipici dei prodotti raffinati, invece, sono previsti solo in porzioni minuscole. Come sottolinea Lucinda Hancock della Nutrition Australia: “La nostra piramide non prevede l’utilizzo di zuccheri aggiunti, intendo quelli che derivano da prodotti raffinati tra cui biscotti, torte, bevande zuccherate e caramelle”. Gli zuccheri naturali sono, però, ammessi.
Per non incorrere, a lungo termine, in problemi cardiovascolari, l’uso del sale andrebbe limitato. Le raccomandazioni dell’Associazione sono quelle di scegliere prodotti alimentari che hanno una concentrazione di sale inferiore a 120 mg su 100 g di prodotto e di non aggiungere sale sul cibo quando si cucina o si mangia.
Un modo per eliminarlo consiste nell’introdurre nella dieta erbe e spezie secche o fresche (in basso alla piramide), in grado di regalare ai nostri cibi un meraviglioso ventaglio di aromi e odori.
L’acqua, infine, non deve mai mancare perchè indispensabile per lo svolgimento di numerose funzioni nel nostro corpo. Va, pertanto, consumata abitualmente, evitando il consumo di bevande energetiche, sportive e analcoliche.
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