Intervista a Daniele SIMI

Nivel è un’azienda della famiglia Simi che produce detergenti e cosmetici dal 1981. Al cambio generazionale, avvenuto nel 2006, i 3 fratelli che l’hanno presa in mano hanno deciso di convertire tutta la produzione al biologico. La spinta a questo cambiamento è arrivata principalmente da Daniele che, assumendo la direzione, ha portato con sé la sua sensibilità ai temi della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente che da anni coltivava. Il suo vissuto di consumatore di prodotti biologici e la sua esperienza personale in un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) di Lucca è stata preziosa per interpretare le esigenze dei consumatori e orientare la produzione in maniera più aderente ai suoi principi.

Daniele, oggi in molti puntano sul bio e sulla sostenibilità per distinguersi sul mercato. Che effetto vi fa essere stati dei pionieri?

15 anni fa, la nostra scelta di puntare sul bio è stata coraggiosa e all’avanguardia: oggi il trend del mercato ci dà ragione. Tuttavia di recente assistiamo a un proliferare di claim che vantano generiche prestazioni naturali o ecofriendly, o green dei prodotti e che possono confondere le idee del consumatore.
Tenendo fermo uno zoccolo duro di consumatori bene informati, che fanno scelte di acquisto consapevoli; la maggior parte del pubblico tende ad affidarsi alla comunicazione pubblicitaria: se questa non è rigorosa, il rischio di confusione è elevato, dal momento che esistono diversi marchi e il consumatore non ha sempre il tempo e il desiderio di approfondire e documentarsi.
Oggi c’è tanto greenwashing e la confusione è alimentata dalla mancanza nella cosmesi e nella detergenza di un marchio forte come quello europeo della fogliolina verde utilizzato sul food.
Puntare sulle certificazioni è dunque il modo più rigoroso per dare credibilità agli impegni seri sul fronte della sostenibilità.

E’ per questo motivo che avete scelto di certificarvi a fronte del disciplinare AIAB e a fronte dei principali standard ISO?

Si, anche per questo. Perché confrontandosi con una best practice e sottoponendosi alla valutazione di una terza parte indipendente si possono fornire vere garanzie ai consumatori, uscendo dall’autoreferenzialità. Inoltre, il confronto con gli auditor e il loro punto di vista esterno porta un contributo prezioso, che ci aiuta a crescere.
Dopo il disciplinare AIAB, fondamentale per avere linee guida a cui aderire, abbiamo scelto di applicare numerose best practice internazionali, ottenendo la relativa certificazione da Bureau Veritas Italia: ISO 9001:2015 (qualità), ISO 45001:2018 (salute e sicurezza), ISO 14001:2015 (ambiente) e ISO 22716:2007 (linee guida GMP Cosmetiche). Traguardi che rendono la Nivel all’avanguardia nel settore della eco-bio detergenza e cosmesi.

Nivel fa della coerenza una caratteristica distintiva. Può farci qualche esempio?

Tutta la produzione – anche quella effettuata conto terzi – oggi è biologica e certificata bio da Qcertificazioni, sulla base del disciplinare AIAB.
La nostra coerenza si esprime anche nell’impegno a produrre solo prodotti sostenibili anche nel packaging, optando per sistemi di vendita con il più basso impatto ambientale come lo sfuso e il vuoto a rendere, tutto allo scopo di favorire la riduzione dei rifiuti e l’economia circolare.

Quanto è importante per voi investire in ricerca e sviluppo?

Nivel fa ricerca e sviluppo internamente, abbiamo un laboratorio interno attrezzato e nel quale lavorano professionisti specializzati, e questo permette al nostro team cosmetologico di creare prodotti performanti anche nel mondo della cosmetica biologica. Oggi biologico non vuol dire ‘spartano’, come forse era fino a qualche anno fa. Significa, invece, oltre ché sano e sostenibile anche bello, efficace e piacevole: obiettivi che si possono raggiungere anche nel nostro mondo solo se facciamo ricerca e studio quotidiano su quello che la natura ci offrire.”

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