I consumatori sono sempre più attenti al benessere nella produzione animale, comprese le uova da tavola, soprattutto in Europa e Nord America, ma sempre più in tutto il mondo. In questa recente pubblicazione nell’ambito del progetto PPILOW, si esaminano le principali caratteristiche, obiettivi, punti di forza e criticità dell’industria delle uova da un punto di vista economico, sociale e di sostenibilità.
I modelli di consumo delle uova da tavola si stanno spostando in modo importante dall’allevamento in gabbie a una produzione all’aperto e biologica, con un’accelerazione della conversione da gabbie a stalle e voliere con accesso all’esterno. Ovviamente questo cambiamento può avere anche conseguenze indesiderate per l’allevatore come la più facile e frequente frattura delle ossa delle galline e l’aumento della loro esposizione alle malattie. Aspetti che richiedono soluzioni.
Nel prossimo futuro, il periodo di deposizione delle galline sarà esteso per migliorare l’economia e l’impronta ambientale della produzione. Sarà una sfida per gli scienziati ottimizzare la genetica e i sistemi di produzione per mantenere la salute di queste galline. Poi ci sono i problemi etici come l’abbattimento dei pulcini maschi di un giorno delle razze da riproduzione. Così, è iniziata la corsa per trovare una soluzione sostenibile per la determinazione del sesso nelle prime fasi di vita. Insomma, i problemi da affrontare sono molti ma grazie all’aumento della consapevolezza dei consumatori, stanno emergendo soluzioni percorribili che, se sostenute da un forte sforzo di ricerca e sviluppo, dovrebbero riuscire a dare l’impulso a un’industria delle uova più efficiente ed etica.
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