Gli ultimi appuntamenti dell’anno con gli Open Day per la disseminazione, realizzata da Daniele Fontanive, con il progetto SOLMACC si sono svolti il 09 novembre nella sez. Agraria dell’Istituto Tecnico Paolino d’Aquileia e il 14 novembre presso l’azienda Agricola Mannucci Droandi.

09 novembre 2017 – sez. Agraria dell’Istituto Tecnico Paolino d’Aquileia
Una delle giornate per la disseminazione nelle scuole in Italia, delle finalità e dei primi risultati del progetto SOLMAC, è stata realizzata il 09 novembre 2017 da Fontanive Daniele, nella sez. Agraria dell’Istituto Tecnico Paolino d’Aquileia, coordinandosi con la Direzione scolastica e il Prof. Roberto Chiesa.
 La scelta di questo Istituto è conseguente ad un percorso iniziato con altri interventi presso scuole, fatti da AIAB sull’agricoltura biologica.
Hanno partecipato all’incontro due classi al quinto anno, circa 40 studenti che avevano appena trattato il tema dei cambiamenti climatici con il prof. Chiesa.
Nel corso dell’attività formativa, gli studenti si sono dimostrati interessati e coinvolti alle tecniche di gestione delle aziende, ai motivi per cui alcune tecniche gestionali sono migliori rispetto ad altre, e come queste ultime possono essere legate alla conservazione della biodiversità territoriale e al mantenimento dei suoli.
La giornata ha suscitato interesse nei partecipanti, rendendoli coscienti che anche la più piccola delle aziende, se gestita in modo responsabile e biologico può essere un esempio di salvaguardia ambientale e contribuire al miglioramento del clima globale. L’incontro ha avuto la durata di due ore è stato condotto utilizzando la presentazione tradotta in Italiano del PP di progetto, adattata con la presentazione delle aziende italiane e l’aggiunta di altre slide di approfondimento, sempre sui temi di progetto.

14 novembre 2017 presso l’azienda Agricola Mannucci Droandi
Il giorno 14 novembre 2017 presso l’azienda Agricola Mannucci Droandi, si è tenuto l’Open day, attività di informazione programmata nell’ambito del progetto Solmacc, un progetto europeo che coinvolge tre paesi, Italia, Germania e Svezia e quattro aziende agricole per ogni nazione; in particolare in Italia due sono ad indirizzo orticolo e due ad indirizzo viticolo ed olivicolo. L’incontro si è tenuto alla presenza dei responsabili dell’azienda Roberto Droandi.

Durante la giornata è stato presentato il progetto e quali siano i suoi obiettivi, come ad esempio l’abbassamento delle emissioni di gas serra, la sensibilizzazione verso temi quali: il contenimento dell’erosione del terreno, la riduzione delle lavorazioni e la tutela delle risorse idriche attraverso l’implementazione nelle aziende agricole di pratiche innovative e virtuose.
La presentazione del progetto è spettata a Daniele Fontanive, coordinatore AIAB del progetto Solmacc.
Nel presentare il programma ha ricordato che le aziende coinvolte sono 12, quattro per tre diversi Paesi (Italia, Germania e Svezia), e su come l’incentivazione delle pratiche agricole innovative possa essere utile per la conservazione dell’ambiente e su come molte aziende seppur variegate e diverse fra loro possano collaborare in un progetto di conservazione dell’ambiente in territori diversi. Nell’elencale gli obiettivi del progetto maggiore risalto è stato dato agli interventi effettuati in azienda, limitazione delle lavorazioni e gestione delle aree boschive e siepi nel contesto aziendale.
Tutte le operazioni di riduzione delle emissioni e di conservazione della biodiversità, portano, ha ribadito Fontanive, ad una migliore gestione economica dell’azienda, riducendo in alcuni casi i costi e le lavorazioni.

Implementando le buone pratiche agricole queste conducono anche ad una gestione fitosanitaria migliore in quanto le piante si presentano meno vulnerabili rispetto alle diverse avversità (attacchi fungini, insetti dannosi, ecc.) portando un forte giovamento soprattutto alle aziende a conduzione biologica.

Il sopralluogo in campo, condotto dal titolare Roberto Droandi e sua moglie Maria Grazia Mammuccini, ha consentito di illustrare le modalità di attuazione delle metodologie di implementazione delle buone pratiche agricole (proposte dal progetto soprattutto nella gestione dell’agro-forestazione e delle mimime lavorazioni), valutando fin da subito la differenza visiva di un terreno condotto con minime lavorazione ed inerbito, a differenza di uno lavorato con tecniche convenzionali.
La gestione agricola dei vigneti prevede delle minime lavorazioni tra i filari, oltre alla normale gestione fitosanitaria nel corso delle varie fasi di maturazione delle uve.
L’inerbimento del vigneto e dell’uliveto è naturale e gestito in tal modo da circa 20-30 anni a seconda degli appezzamenti.
Solo in annate siccitose dove il terreno si compatta eccessivamente allora si procede con delle aperture del terreno per arieggiarlo.
I trattamenti fitosanitari sono stati notevolmente ridotti se non eliminati in alcune annate favorevoli, in virtù delle tecniche innovative che nel corso di diversi anni di sperimentazione hanno portato la biodiversità del contesto aziendale in uno stato di equilibrio tale da ridurre gli attacchi da parte dell’entomofauna.
I vigneti, l’oliveto e i seminativi sono completamente circondati da zone boschive costituite prevalentemente da rovi, acacie, farnie, roverella, leccio. Tutte le essenze presenti sono naturali e il titolare dell’azienda si occupa solamente della manutenzione di tale ricchezza che aumenta notevolmente la biodiversità.

L’azienda conduce aree a seminativo dove coltiva semi antichi, aree con colture orticole, oliveti, vigneti dove sono presenti fino a 11 varietà locali (Foglia Larga, Barsaglina, Pugnitello, ecc…) oltre a varietà comuni per la zona come il Sangiovese e il Canaiolo. All’incontro hanno partecipato solo 6 persone, purtroppo la giornata si è svolta in seguito ad una nottata di maltempo che ha colpito le zone circostanti, per questo molti invitati non sono riusciti a partecipare all’incontro.
Diverse osservazioni sono state sollevate dai partecipanti in riferimento ad aspetti tecnici ed economici del progetto, e sulla gestione dell’azienda.

Questo progetto è co-finanziato dalla Commissione Europea, DG Ambiente.
Alla fine della giornata informativa l’azienda ha allestito un buffet per fa assaggiare ai partecipanti i propri prodotti.