Il rinnovato Consiglio di Amministrazione della Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura
Biologica e Biodinamica (FIRAB), ha affidato il mandato di Presidente a Cristina Grandi
riconoscendole la qualità del percorso pluridecennale condotto in seno al movimento biologico
italiano e internazionale. Cristina Grandi andrà a ricoprire la carica detenuta da Vincenzo Vizioli sin
dalla costituzione di FIRAB 15 anni or sono, cui vanno sentiti ringraziamenti per la dedizione e
guida dei percorsi di ricerca e innovazione a vantaggio del movimento biologico.
Ad affiancare la Presidente Cristina Grandi in Consiglio ci sarà la rappresentanza dei Soci Fondatori
della Fondazione: Vincenzo Vizioli, Stefano Bianchi ed Elisa D’Aloisio per AIAB, Angelo Gentili per
Legambiente, Sabrina Menestrina per l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica (Vice
Presidente) e Giacomo De Maio, in rappresentanza dei Soci Sostenitori.
Cristina Grandi, italoargentina, già membro del Consiglio d’amministrazione della FIRAB dal 2018,
ha militato a lungo in AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica), occupandosi di
diversi temi quali l’agricoltura biologica nelle aree protette, le mense biologiche, le biofattorie
didattiche, la solidarietà internazionale in agricoltura. Grandi collabora dal 2002 con IFOAM –
Organics International, dove ricopre il ruolo di responsabile delle campagne sulla sicurezza
alimentare.
All’atto del suo insediamento, Cristina Grandi ha affermato che “oggi più che mai è fondamentale
il ruolo di FIRAB nella promozione di una ricerca ancorata ai bisogni delle aziende agricole e che
coinvolga le agricoltrici e gli agricoltori in tutte le fasi della ricerca, dalla formulazione della
domanda, al suo disegno e realizzazione, alla verifica dei risultati”.

FIRAB è una Fondazione riconosciuta quale Ente del Terzo Settore e iscritta all’anagrafe della
ricerca del MUR. Si dedica ad attività di ricerca e innovazione a vantaggio del settore biologico e
biodinamico. Promuove studi e analisi sul sistema agroalimentare e la sua governance; ricerca
applicata per indirizzare le scelte tecniche e gli investimenti; modelli innovativi di produzione,
trasformazione e commercializzazione; co-costruzione e socializzazione delle conoscenze e dei
risultati della ricerca.

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