Si è svolto il primo Living Lab (LL) del progetto di ricerca transnazionale Scoop, che ha lo scopo di mettere a punto, in agricoltura biologica, dei sistemi di consociazione della Camelina sativa. Il progetto, nato dalla collaborazione tra associazioni, imprese ed enti di ricerca di Bulgaria, Italia, Polonia e Turchia ha durata triennale, fa parte del Programma Europeo ERA-NET CORE ORGANIC, è coordinato dall’università polacca di Warminsko, Mazurski e Olsztynie e vede la partecipazione di due partner italiani: l’Universitá di Bologna e AIAB
Cosa è un Living Lab?
Un Living Lab è un gruppo composto da diversi attori (nel nostro caso, agricoltori, allevatori, costruttori di attrezzature agricole, produttori di sementi, spremitori di semi oleosi, industria alimentare ecc.) che coprono tutta la filiera e accomunati dall’interesse per lo sviluppo di un’innovazione.
Perché la camelina?
La Camelina sativa è una Brassicacea, originaria dell’Europa e dell’Asia centrale e viene coltivata per i semi oleosi, principalmente in Nord Europa e in Nord America. Negli ultimi anni la sua coltivazione è stata rivalutata per la duttilitá a diverse condizioni agronomiche e ambientali e la complementarità ad altre specie nelle rotazioni colturali. In particolare, la camelina ha breve ciclo di crescita, modeste esigenze climatiche e nutrizionali e produzione di olio “nobile”, ricco di acidi grassi omega 3 e tocoferoli. Inoltre il panello residuo è ricco di proteine, nello specifico aminoacidi solforati, particolarmente interessanti per gli allevamenti biologici di monogastrici.
Perchè consociarla?
SCOOP valuterà la coltivazione della camelina con essenze leguminose, quali piselli, ceci, lenticchie e altre colture minori, come grano saraceno, coriandolo e fieno greco.
I perché della consociazione, soprattutto in bio, sono molti: copertura del suolo, aumento biodiversità, maggior produzione totale e resilienza alle avversità climatiche, ma, nel caso della camelina, soprattutto la gestione delle infestanti.
Risultati del primo incontro
Sono emerse concrete possibilità di collaborazione e interessanti proposte per la coltivazione e l’uso della camelina , così come si sono messi in luce interessi per le leguminose. La meccanizzazione rimane una criticità e alcune proposte da parte della ricerca potrebbero rendere più agevole la semina e la raccolta delle colture consociate. Gli esperti di trasformazione alimentare e della zootecnia hanno evidenziato usi potenziali per tutte le colture ed i loro sottoprodotti.
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