di Giuseppe Romano
Per l’agricoltura e per il biologico italiano, quello appena passato è stato un anno molto intenso.
Ci troviamo in un contesto nazionale ed europeo che vede molte novità: la riforma della PAC e la discussione del PSN a livello nazionale, la discussione per valorizzare al massimo la strategia F2F, il Piano d’azione Europeo sul bio ed in nuovo regolamento REG UE 2018/848 alle porte.
L’Europa ci ha indicato la strada per lo sviluppo e la crescita di un’agricoltura più sostenibile e il nostro Paese ha tutte le possibilità per percorrerla da leader.
Il 2021 ha visto AIAB protagonista della discussione politica a tutti i livelli con l’UE, con il Mipaaf e con le Regioni e molte delle istanze sostenute dall’associazione sono state accolte dal Governo.
A seguito del recente incontro istituzionale tra le associazioni del Bio [AIAB E FederBio] e il ministro Patuanelli, possiamo ritenerci soddisfatti perché la politica italiana ha preso impegni concreti per la crescita del settore.
Dalla riunione abbiamo ottenuto lo stanziamento di budget necessario per arrivare al 25% di SAU bio entro il 2027. Un obiettivo auspicato che ci può condurre alla leadership in Europa e che verrà inserito nel Piano Strategico Nazionale che sarà presentato in Europa entro fine anno.
E’ da registrare anche lo spostamento del bio dal primo al secondo pilastro, cosa che non deve però significare l’uscita del settore da una strategia nazionale. Per questo è fondamentale che venga attuato quanto prima il Piano d’Azione per il bio. Solo attraverso l’impegno di tutti gli attori e l’applicazione di strategie concrete il settore potrà finalmente decollare ed essere generatore e acceleratore di economie, di eccellenze e allo stesso tempo dare il suo contributo determinante alle politiche di tutela ambientale.
Nel corso del 2022 sarà necessario comunque presidiare i tavoli regionali per far si che anche nelle altre misure del PSR [formazione, consulenza, assistenza tecnica ecc] ci sia un budget almeno del 25% riservato all’agricoltura biologica.
Oggi possiamo dire che se il 2021 si è chiuso con risultati positivi dobbiamo mantere alta la guardia nel 2022 perché molti dettagli dei diversi regolamenti che definiranno l’agricoltura del futuro non sono ancora stati scritti.
Colgo l’occasione per augurare a tutti un sereno Natale ed un felice anno nuovo.
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