Per il secondo anno consecutivo Foodinsider ha organizzato a Roma’ il Summit della mensa scolastica buona, sana, sostenibile e opportunità per il Paese’ con l’obiettivo di avere un appuntamento annuale, in un contesto autorevole, dove parlare di mense scolastiche con chi ogni giorno s’impegna per nutrire i bambini a scuola e a costruire un modello di ristorazione virtuoso. La premiazione è stato il momento clou del Summit che ha consegnato riconoscimenti a soggetti, Comuni e realtà che contribuiscono ogni giorno al miglioramento dello stile alimentare dei bambini e delle bambine a scuola e nel fare questo sono motore di sviluppo del territorio in chiave sostenibile.
Quest’anno Foodinsider ha scelto di conferire riconoscimenti anche a enti che si sono distinti per l’impegno che hanno dimostrato lavorando per la promozione di una ristorazione scolastica sana, sostenibile e collegata al tessuto produttivo del territorio. Tra questi il Sian Nord dell’ASL di Lecce, l’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro Urbino e Laore Sardegna, l’Agenzia Regionale per l’attuazione dei programmi in
campo agricolo e per lo sviluppo rurale.

Hanno ricevuto riconoscimenti anche i piccoli Comuni di Asciano e Melpignano. Asciano è un Comune che, all’interno del programma Sostenibilmense promosso dalla Fondazione MPS in partnership con Anci Toscana e Foodinsider, ha realizzato uno straordinario percorso di miglioramento partecipato diventando un modello di riferimento per i Comuni della provincia di Siena. Melpignano è un paese in provincia di
Lecce dove l’Amministrazione ha realizzato una mensa scolastica di qualità che è strumento di sviluppo di un’agricoltura etica e sostenibile.
Un premio speciale anche alla mensa gestita dall’associazione dei genitori del Comune di Faedis e alla sua Amministrazione, e, in particolare, anche alla sua cuoca Francesca Cedolin che quest’anno conclude la sua trentennale esperienza culinaria nel piccolo asilo di Campeglio.

Il menù di Roma si posiziona al 12° posto con un punteggio di 146 punti che sfiora l’eccellenza (eccellenti sono i menù sopra i 150 punti).
155.000 pasti al giorno, 18.300.000 pasti all’anno, 643 cucine, 4000 addetti, l’appalto più grande d’Europa. Una dimensione enorme della ristorazione scolastica che è come se Roma ogni giorno sfamasse tutti i cittadini della città di Perugia. Una mensa, quella della Capitale, che ha il grande pregio di avere mantenuto le cucine interne alla scuola per c.a. il 90% delle strutture scolastiche. Tutti i nidi (n° 210 c.a.) hanno la cucina interna. Ma il costo del servizio è aumentato del 22% rispetto al precedente appalto, pari ad un costo annuo per l’Amministrazione di 147 milioni.

In merito ai costi, il costo pasto fisso, aggiudicato per il comune, è pari a € 5.81 incluso IVA. Il prezzo si è alzato rispetto agli anni precedenti in quanto, per far fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime, nel 2023 l’Amministrazione ha riconosciuto alle Imprese di ristorazione un importo revisionale, quantificato in € 0.26 in più a pasto.
Per quanto riguarda le tariffe, le famiglie con Isee pari o superiore a 45.000 pagano una quota contributiva mensile pari a 80 euro (€ 3,63 a pasto). Dal prossimo anno scolastico gli utenti con Isee pari o superiore a 45.000 (che rappresentano c.a. il 37% del totale degli utenti iscritti alle scuole dell’infanzia, primaria e sec. di I°) pagheranno una quota contributiva mensile di 94.4 € (€ 4.27 a pasto).
Il suddetto aumento non coinvolgerà il 34% c.a. degli utenti. In particolare, l’aumento della tariffa non coinvolgerà il 12% degli utenti che sono esenti e il 23% delle famiglie che presentano un isee tra € 5.165 e € 15.000.

Relativamente alle caratteristiche merceologiche delle derrate: il 70% di prodotti sono biologici; il 30% IGP/DOP; il 37% derrate a filiera 300 km e bio. Inoltre si prevedono: 12 somministrazioni di pesce fresco all’anno (in sostituzione di quello surgelato). 4 somministrazioni/anno di menu sociali prodotti della agricoltura sociale; 6 somministrazioni/anno di menù solidali con prodotti delle zone terremotate del centro Italia e, in aggiunta, spremuta di arancia BIO DOP a fine pasto.

Guardando al nazionale, il numero totale dei pasti annui delle mense scolastiche biologiche dichiarati nelle istanze pervenute attraverso la piattaforma informatica istituita dal Decreto Direttoriale 24 maggio 2018 risulta essere di 39.050.
Il numero totale dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica per l’anno 2023, invece, è pari a 37.973.727. Numero, questo raggiunto, che denota un trend bio in crescita rispetto all’inizio del progetto. Nel 2018, infatti, i beneficiari erano 8.664.367.

Il tema del biologico in mensa è stato affrontato da Giuseppe Romano, presidente di Aiab (che da sempre è al fianco di Foodinsider nel lavoro sulla ristorazione scolastica) che ha evidenziato come la mensa sia assente proprio nella fascia di età dei ragazzi più a rischio, quella che frequenta le scuole medie, quando emergono disturbi alimentari o una maggiore predisposizione al consumo di junk food.
Una buona mensa è quella che prende i prodotti biologici dal territorio, crea filiere locali e diventa motore di sviluppo, ma questo modello fa fatica a emergere. Hanno aiutano i 5 milioni del fondo per le mense scolastiche biologiche che, però, non sembra sia garantito in futuro e su questo bisogna vigilare affinché resti a sostegno delle Amministrazioni che vogliono investire su un’agricoltura che tutela la fertilità del suolo

“L’utilizzo di prodotti BIO nei pasti serviti nelle mense scolastiche – ha spiegato Giuseppe Romano – è un importante passo per l’introduzione di abitudini alimentari salutari nella nostra quotidianità. Partire dai più piccoli permette di istruire a uno specifico e corretto stile di vita dal quale trarre beneficio non soltanto per il corpo, ma anche, in larga parte, per la salvaguardia dell’ambiente. Una maggiore domanda di questo tipo di prodotti  porterà una conseguente significativa loro produzione. Un segnale importante del cambio di rotta che è necessario compiere verso la produzione biologica”.

Il summit, si è tenuto a Palazzo Valentini con il patrocinio di Roma Città Metropolitana, ed è stato un confronto tra rappresenti delle istituzioni Il Summit.  L’Onorevole Paolo Trancassini, questore della Camera dei Deputati, delegato dal Ministro Lollobrigida a rappresentare il Masaf, ha proposto di ” presentare il prossimo report alla Camera dei deputati e di avviare un percorso di lavoro insieme per incrementare la qualità dei prodotti nelle mense scolastiche che dovranno diventare un volano di sviluppo economico e sociale”.
Bruno Manzi Capo di Gabinetto di Città metropolitana di Roma Capitale ha introdotto la questione del ‘Piano del cibo’ a cui sta lavorando Città Metropolitana di Roma e riguarda le politiche da sottoporre all’attenzione delle autonomie locali che affronta anche la questione delle mense scolastiche.
Centrale l’intervento di Sabrina Giannini che è stata premiata da Foodinsider per aver portato alla ribalta il tema del cibo con inchieste che si occupano di alimentazione e degli impatti sull’ambiente di alcuni modelli di produzione alimentare. Sabrina Giannini ha ricordato che il consumo del cibo è un atto politico e che il ruolo del giornalismo è quello di incidere nell’aumentare la consapevolezza di tutti ‘come delle gocce che
cadono insistentemente’ per ricordare quelli che sono i criteri fondamentali per la sostenibilità dell’ambiente e per garantire alle nuove generazioni le risorse necessarie per continuare a vivere in serenità. Inchieste che hanno portato risultati concreti anche sul cibo dei bambini sono quella sul pangasio che è riuscita a togliere questa proposta ittica dalle mense, ma anche quella sull’olio di palma che ha permesso di eliminare questo ingrediente da molti prodotti dolciari.
Claudia Paltrinieri, presidente di Foodinsider, ha chiuso gli interventi della mattinata riportando una fotografia della mensa scolastica con i dati relativi all’indagine che fa riferimento all’anno 2022-23.
Alla giornata hanno inoltre preso parte: Irene Volpe, finalista a Masterchef 10, Antonio Ciappi gastronomo esperto, Francesca Cedolin cuoca della mensa scolastica di Campeglio (Udine), Gianna Rossi cuoca presso Azienda Speciali Multiservizi di Colle Val d’Elsa (Comune in provincia di Siena che partecipa al programma Sostenibilmense), Fulvia Bracali, dietista Sostenibilmense. Un confronto schietto e pratico per condividere esperienze, buone pratiche e innovazioni per offrire ai bambini cibi gustosi, senza dimenticare il valore educativo della mensa scolastica. I temi della formazione hanno riguardato il processo di cambiamento delle mense verso un’alimentazione sostenibile, e i nuovi skill necessari per accompagnarlo.