Con un centinaio di partecipanti in web, tra delegati e osservatori, si è riunita l’Assemblea Generale della Via Campesina che, oltre a fare il punto sulle attività svolte, ha interrogato i partecipanti sugli effetti del COVID, i temi prioritari nell’agenda tra cui la PAC con le Strategia F2F e Biodiversità 2030 con obiettivi di sviluppo sostenibile. AIAB ha portato il suo punto di vista sulle sfide dopo l’emergenza COVID e ha ribadito le proprie posizioni evidenziando che nonostante le sollecitazioni, il dibattito in ITALIA non decolla e c’è il serio rischio che il governo arrivi impreparato agli appuntamenti europei.
Bisogna presidiare ed evitare che la traduzione pratica veda molto diluiti se non distorti gli effetti delle strategie varate a maggio dalla Commissione.
Gli ecoschemi che impattano positivamente sulla biodiversità dovranno essere più ambiziosi evitando soluzioni più facili e meno utili per ambiente e biodiversità.
In Agenda sono in discussione gli atti delegati del regolamento 848/2018 sull’agricoltura biologica ed è necessario spingere perché la crisi non sia pretesto per fare passi indietro.
Sul BIO, tra l’altro, la certificazione di gruppo potrebbe consentire proprio ai contadini e produttori di piccola scala di emergere e accreditarsi nella produzione biologica locale. Il lockdown ha indicato la necessità di sostenere i piccoli produttori per contrastare la posizione di svantaggio nei confronti dei modelli economici dominati dall’agroindustria.
Molto sentito da tutti i partecipanti il problema dei migranti stagionali nel periodo COVID e la necessità di ribadire tra i valori fondativi il rispetto della legalità e il contrasto al caporalato.