BIOLOGICO
I consumi in Italia

Il biologico si conferma come categoria d’interesse per il consumatore italiano: è quanto emerso dal monitoraggio realizzato da Nomisma sul consumo di prodotti bio in Italia, presentato da Federbio nel corso del workshop “L’Italia di oggi e di domani: il ruolo sociale ed economico del biologico nella Distribuzione Moderna”, nell’ambito di MARCA 2024
“Nel 2023 – si legge – gli acquisti bio nella distribuzione moderna si attestano, infatti, a 2,1 miliardi di euro, con un incremento del +4,7% a valore rispetto al 2022 (perimetro omnichannel, fonte: Nielsen IQ – ad esclusione delle categorie del freschissimo, che hanno valori di vendita pari a 345 milioni – fonte Nomisma).

Il carrello della spesa

Come spiegato da Federbio, il 90% della popolazione di età compresa tra 18 e 65 anni ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto alimentare bio nell’ultimo anno. La composizione dei carrelli alimentari è sempre più articolata, fattore che riflette la diffusione di differenti stili alimentari. Basti pensare che l’86% del totale ha consumato prodotti 100% vegetali, il 55% ha acquistato prodotti free from (64% senza lattosio, 45% senza glutine) mentre 1 italiano su 3 ha acquistato prodotti ricchi di proteine. Inoltre il bio rappresenta ancora, per la maggior parte degli acquirenti (58%), la prima scelta, soprattutto per alcune categorie, come frutta e verdura fresca, uova (12%) e olio extra vergine di oliva.
Il monitoraggio ha indagato anche le motivazioni che spingono il consumatore a scegliere i prodotti biologici: è emerso che il 27% dei consumatori italiani ritiene i prodotti bio più sicuri per la salute rispetto all’opzione convenzionale, ma anche più sostenibili (il 23% li ritiene più rispettosi dell’ambiente, il 10% del benessere animale e un ulteriore 10% fa riferimento alla sostenibilità sociale e intende sostenere i piccoli produttori).

Il consumatore chiede più informazioni

Secondo quanto emerso dall’indagine, però, i consumatori avrebbero bisogno di un’informazione più completa su questo settore: il 28% ritiene di non avere informazioni sufficienti per valutare le caratteristiche del prodotto bio e un ulteriore 57%, nonostante abbia una buona consapevolezza, vorrebbe comunque avere maggiori informazioni. “La necessità di maggiori informazioni sulle caratteristiche dei prodotti bio e le garanzie sottese alla certificazione riguardano molti aspetti – ha spiegato Federbio -. In particolare, il consumatore richiede di entrare nel merito della comprensione delle differenze esistenti tra il prodotto bio e quello convenzionale (per l’85% degli intervistati), del profilo di sostenibilità collegato al metodo di produzione biologica (72%), dei vantaggi concreti del metodo bio per l’ambiente (75%)”.

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