“Siamo molto soddisfatti che l’Europa abbia valutato positivamente  il raggiungimento del 25 per cento di Sau al 2027, perché questa è stato uno dei risultati ottenuti da  AIAB. Giustamente, però, la stessa Europa chiede all’Italia quali sono le azioni che vuole mettere in campo per raggiungere questo obiettivo”.

Così AIAB, a seguito della riunione che si è svolta ieri con gli attori del Tavolo di partenariato nazionale per finalizzare la definizione del Piano strategico della Politica Agricola Comune (PSP).
Nell’incontro, presieduto dal ministro Patuanelli,  a cui hanno preso parte in video conferenza gli attori istituzionali, sociali ed economici, sono state analizzate le principali critiche al PSP che la Commissione europea ha trasmesso al MiPAAF lo scorso 31 marzo 2022.

“Premesso che per la gran parte delle osservazioni sul PSN, il nostro posizionamento – dice Giuseppe Romano presidente di AIAB –  è condiviso con la Coalizione #CambiamoAgricoltura, nello specifico sul bio però, abbiamo richieste più mirate.

L’obiettivo del 25% di SAU al 2027 deve essere coadiuvato da un’altra serie di misure ad hoc. E’ necessario uno stanziamento del 25% delle risorse dedicato alle azioni sul biologico:  formazione, partenariati europei dell’innovazione, cooperazione, filiere, campagne ecc..

La sinergia tra le risorse disponibili e le scelte strategiche sono necessarie per convertire quel 9-10% di aziende più riluttanti,  mettendo in atto azioni di consulenza e formazione di alto profilo professionale e tecnico. Inoltre è necessario dare urgentemente inizio ai lavori del Piano d’azione che potrebbe chiarire all’Ue alcuni passaggi fondamentali del Piano Strategico.  Nel Piano d’azione sono infatti previste attività sui consumatori, sui mercati, sulle filiere nonché la giusta informazione per i produttori, tutte azioni utili al raggiungimento del target previsto dal Piano Strategico.

Quindi la politica deve proporre un Piano d’azione ambizioso che sia uno strumento concreto per realizzare gli obiettivi previsti dalla PAC. Noi di AIAB abbiamo le idee molto chiare in proposito e confidiamo di dare il nostro contributo a questo fondamentale cambio di passo”