foglia-bioIl Consiglio Agricoltura di lunedì 11 maggio ha segnato un momento importante per quanto riguarda due dossier chiave attualmente in discussione a Bruxelles: la semplificazione della PAC da un lato e la riforma del settore dell’agricoltura biologica dall’altro.
Se su quest’ultimo dossier l’unico risultato è lo slittamento di ogni decisione almeno fino a giugno (ultimo Consiglio Agricoltura sotto Presidenza lettone, prima del passaggio di testimone al Lussemburgo), risultati tangibili sul tema della semplificazione della PAC si sono avuti subito dopo la chiusura del meeting dei Ministri agricoli dell’UE. Il Commissario Hogan ha infatti ufficialmente comunicato che un primo passo sarà intrapreso già nelle prossime settimane, senza necessità di modifiche ai testi legislativi, per consentire di rendere più semplice la gestione dell’applicazione delle norme in materia di Aree ad Interesse Ecologico (le “famose” EFA). La più significativa è la possibilità che verrà data allo Stato membro di modificare e correggere eventuali errori nella dichiarazione per superfici EFA mancanti, tramite compensazione con EFA esistenti ma non dichiarate in un primo momento. Verranno redatti nei prossimi giorni dei testi modificativi delle linee guida applicative emanate da Bruxelles, che entreranno più nel dettaglio.
Ritornando al dossier sull’agricoltura biologica, invece, permangono sempre i problemi, che ad oggi paiono abbastanza insormontabili, sulle soglie dei residui di sostanze non autorizzate e sulla frequenza ed obbligatorietà dei controlli. Ostacoli che hanno impedito il raggiungimento di un accordo su un testo di compromesso e che quindi rimandano il dossier a giugno.
Parallelamente anche il Parlamento europeo prosegue, seppur lentamente, il proprio lavoro che dovrebbe portare alla presentazione della relazione del tedesco Hausling a fine maggio in commissione agricoltura del PE per un voto entro luglio. La Commissione europea intanto attende gli sviluppi, sperando in un concretizzarsi di un possibile accordo.

NOTA Stampa di IFOAM EU

In occasione dell’incontro del Consiglio AGRISH, tenutosi a Bruxelles lo scorso 11 maggio, il confronto tra i vari Ministri nazionali europei sulle variazioni da apportare al Regolamento Europeo 834/2007 di cui oramai da mesi si discute) non ha portato ad un accordo definitivo.
La divergenza di opinioni tra le varie rappresentanze politiche insieme alla necessità prendere in considerazione in maniera adeguata il punto di vista dei diretti interessati, portavoce del mondo agricolo e ittico su tematiche articolate (quali le importazioni, i controlli e i limiti di soglia) hanno incoraggiato la decisione di rimandare la votazione a giugno.
In base a quanto dichiarato da Jan Plagge, Membro Board di IFOAM EU:”La discussione di oggi ha messo in evidenza che verrà stabilito un accordo soltanto con le persone del settore che lavorano dietro le quinte. Il settore europeo biologico ha messo in chiaro che non accetterà un regolamento che includa una soglia di decertificazione, in cui non sono previsti specifici requisiti di controllo per il biologico e che dovrebbe esigere la piena conformità dei prodotti importati. Invitiamo la Commissione a mantenere, alla fine, la promessa fatta di conferire un aspetto nuovo [al settore agricolo] e di supportare la maggioranza degli Stati Membri di oggi sulla strada verso una soluzione senza soglie di decertificazione”.
In merito a questa decisione, il Direttore dell’IFOAM; Marco Schlüter, esprime la propria opinione: “L’IFOAM EU accoglie positivamente la decisione degli Stati Membri di posticipare a giugno la votazione, si tratta dell’ammissione che c’è ancora molto da fare per arrivare adesso a un accordo. Il Consiglio e la Presidenza lettone hanno investito molte energie e fatto un buon lavoro nel contenere l’impatto negativo della proposta della Commissione. Comunque, il testo del compromesso attuale non da un reale valore aggiunto rispetto al regolamento in vigore. Questo mostra quanto imperfetta sia la proposta iniziale e che il Consiglio ha scelto intelligentemente di temporeggiare in modo da avere alla fine una regolamentazione migliore”.
Abena Simeonova, Membro Board di IFOAM EU aggiunge che: “Gli agricoltori biologici devono essere ricompensati per i servizi che offrono alla società e all’ambiente, non puniti per i pesticidi che non hanno introdotto nel loro sistema di coltivazione. La proposta di decertificazione non è soltanto fortemente sbagliata, potrebbe anche mettere a rischio gli agricoltori biologici che non riuscirebbero a sopportare il rischio finanziario implicito e minerebbe la coesistenza pacifica tra gli agricoltori biologici e quelli convenzionali nelle aree rurali. Fino a quando non vengono armonizzate le normative a livello europeo relative ai servizi, ai metodi e ai parametri di analisi usati nel laboratori europei, l’implementazione di tali soglie di decerticazione non sarebbe ancora fattibile ”
“Tutte le istituzioni sono d’accordo (il verbo “argue about” significa discutere, litigare e considerando il senso della dichiarazione secondo me non è corretto tradurlo con “hanno discusso” ma con “sono d’accordo”che però, in inglese, si scrive “argue for”. Tu come lo tradurresti?) sul rafforzamento della fiducia del consumatore. Pertanto, noi invitiamo gli Stati Membri e la Commissione a essere coerenti quando affronteranno il tema dei controlli. Le verifiche annuali sono importanti per assicurare la fiducia nella validità della certificazione biologica e per aiutare chi opera nel biologico ad evitare di interpretare in maniera errata un regolamento che cambia velocemente” ha spiegato Thomas Fertl, Vice-Presidente dell’IFOAM EU.”Finalmente, ora spetta agli Stati Membri riconoscere il compito del settore biologico di rafforzare la produzione biologica in Europa. IFOAM EU, insieme a COPA-COGECA e EFFAT, ha fornito agli Stati Membri chiare raccomandazioni su come gestire la questione delle soglie per le sostanze non autorizzate e dei controlli annuali in una lettera (http://www.effat.org/sites/default/files/news/13917/letter_hogan_organic_regulation-may_2015.pdf) la scorsa settimana”.