Gli agricoltori si sono scontrati con la polizia a Bruxelles durante le proteste per il crollo dei prezzi di latte e carne in Europa.
Si stima che circa 4.000 agricoltori, tra cui alcuni dalla Gran Bretagna, si sono riuniti lunedì 7 nella capitale belga dove i ministri dell’agricoltura europei avevano fissato una riunione di emergenza per discutere della crisi del settore agricolo.
Hanno bloccato le strade con i trattori, e alcuni manifestanti bersagliato la polizia con le uova e il latte spruzzato contro di loro. Almeno un poliziotto è stato ferito e sono stati usati i cannoni ad acqua.

Il National Farmers Union (NFU) ha detto che i produttori di latte devono affrontare lo stato d’emergenza dopo una caduta del 25% del prezzo all’ingrosso del latte nel corso dell’anno passato.

Gli agricoltori in Europa continentale sono stati colpiti dal calo dei prezzi del latte, nonché un calo del prezzo di carne.
Gli agricoltori europei hanno subito un forte calo della domanda per i loro prodotti come i blocchi russi sulle importazioni occidentali di cibo e la Cina che invece cerca di sostenere la produzione nazionale piuttosto che acquistare il latte dall’Europa. Uno striscione retto dai manifestanti a Bruxelles ha affermato che “l’Europa sta annegando nel latte”.

Elizabeth Truss, il ministro dell’ambiente, sta rappresentando la Gran Bretagna a l’incontro dei ministri dell’agricoltura. Lei si è impegnato a spingere per la creazione di un mercato dei futures e assicurazioni a prodotti lattiero-caseari per gli agricoltori stessi possono assicurarsi contro le fluttuazioni dei prezzi.

Meurig Raymond, il presidente NFU, vuole che siano stilati contratti a lungo termine tra gli agricoltori e supermercati promossi dal governo per costringere i rivenditori a migliorare l’etichettatura dei loro prodotti in modo che gli acquirenti possono vedere dove il cibo è stato prodotto.

Gli agricoltori britannici invece accusano i supermercati per la svalutazione dei prezzi del latte. Essi sostengono il latte è stato usato come arma nella guerra dei prezzi dell’industria e che i rivenditori non stanno facendo abbastanza per promuovere i prodotti di origine britannica. In segno di protesta hanno bloccato i centri di distribuzione ammassando le mucche per strada.

In risposta, i supermercati hanno ceduto alle pressioni da parte degli agricoltori su diverse questioni. Asda, Morrisons, Aldi e Lidl hanno aumentato il prezzo corrisposto, e Tesco ha deciso di utilizzare esclusivamente latte britannico nei suoi yogurt a marchio proprio, invece di importare dalla Germania, come aveva fatto in precedenza.

Fonte: The Guardian